Ex gloria giallorossa, Luciano Spinosi conclusa la carriera da giocatore, nel 1985 prende in mano la Primavera giallorossa con la quale vince uno scudetto, una coppa Italia e il torneo di Viareggio, lanciando tra l’altro anche un giovane Francesco Totti. A questo proposito la redazione di Gazzettagiallorossa.it, lo ha contattato per fare una panoramica sulla Primavera attuale e su quella passata con un occhio di riguardo alla partita con il Milan. Ecco le sue dichiarazioni:
Un giudizio sulla partita?
“Purtroppo non ho potuto seguirla, ma ho visto i ragazzi che festeggiavano ed era ora che potessero vincere anche loro. Secondo me è una buona squadra con un allenatore bravo. Stanno lavorando tutti bene e la società sta dimostrando di credere nei giovani”.
Quanto è importante preparare i ragazzi dal punto di vista psicologico?
“E’ molto importante: con i giovani bisogna parlarci in tutti i momenti per capire quando sono in crisi a causa dei litigi con genitori e fidanzata o per via di brutti voti a scuola. Per me è stata una delle più belle epserienze che ho mai avuto”.
I suoi ricordi da allenatore della Primavera?
“Il più bello risale ai tempi di Totti. Mi ricordo che una volta prima di andare in ritiro con la Primavera, Perinetti mi disse: “Ii metto questo ragazzo che è bravo”. Arrivo in ritiro e dopo il primo allenamento lo chiamo per dirgli che questo doveva stare in prima squadra. Che sarebbe diventato un grande campione si vedeva dal suono che emetteva la palla quando calciava. Aveva 16 anni ma stava in campo come uno di 21″.
In Italia oramai si comprano sempre più giovani stranieri però…
“E’ una cosa vergognosa. Fino a qualche anno fa il settore giovanile dell’Italia era uno dei migliori. Sicuramente sotto c’è qualcosa ma se i responsabili fanno bene, in giro ci sono giocatori buoni. Non capisco questa tradizione”.
Dopo la vittoria in coppa Italia c’è il rischio che i ragazzi si rilassino. Come evitarlo?
“Già dal primo giorno dopo la vittoria ci parli e cerchi di comunicargli che c’è bisogno di umiltà e che devono aiutarsi tra di loro, che anche in campo devono parlare di casa e della propria famiglia”.
Giudizio su Luis Enrique?
“E’ un allenatore che crede molto nei giovani, e sta dando l’impressione che i risultati siano positivi, infondo la Roma è sempre li intorno alla quarta posizione nonostante la mancanza di esperienza. Il prossimo anno credo che sarà una squadra da battere”.
Ricordi dei suoi trascorsi al Milan?
“Io sono stato al Milan quando è tornato dalla serie B e avevano bisogno di un difensore esperto che affiancasse Galli. Ho dei bei ricordi, sopratutto di Galli che era spesso condizionato dagli infortuni, ma era un grande giocatore”.
Giudizio su Milan-Roma?
“Il Milan è una squadra che può fare qualsiasi risultato qualsiasi risultato voglia. Purtroppo non la vedo molto bene per la Roma”.
Pronostico?
“Spero che la Roma possa fare punti, ma sarà molto dura”.
A cura di Flavio Festuccia