(G. PIACENTINI) – «Sarebbe più comodo se Totti venisse a Milano da spettatore ». Basta la battuta diMassimiliano Allegri per rendere l’idea di come, fuori dalla capitale, la Roma sia ancora identificata col suo capitano. Che, per la tranquillità di tutti i tifosi romanisti ma soprattutto di Luis Enrique, stasera sarà in campo, in un tridente che dovrebbe essere completato da Borini e Osvaldo. Totti sta bene e nello stadio (escluso l’Olimpico) in cui ha segnato di più (12 gol tra Milan e Inter) vuole riprendere ad esultare. Quest’anno in trasferta non lo ha mai fatto – l’ultima volta il primo maggio 2011 a Bari – e in assoluto è fermo dalla doppietta al Cesena del 21 gennaio, cioè due mesi e tre giorni fa. Al Milan ha segnato 10 volte in carriera, ad Abbiati 8, i presupposti per sperare ci sono tutti.
La speranza di Luis Enrique, invece, è quella che la sua squadra non sbagli niente perché è consapevole che solo in questo modo si può tornare a casa con un risultato positivo. «Con il Milan possiamo vincere – le sue parole in conferenza stampa -ma dovremo giocare la partita perfetta ».Per farlo potrà contare oltre che sul suo capitano anche su Pjanic (giocherà al fianco di De Rossi e Gago) ed Heinze, entrambi recuperati. Erano soprattutto le condizioni del difensore argentino – fermo da un paio di giorni per un dolore all’anca sinistra – a preoccupare, ma l’ex del Marsiglia (fresco di rinnovo, scattato automaticamente dopo la gara col Genoa) ha stretto i denti e ci sarà nella gara che può dare una sterzata alla stagione romanista. Lo ha ammesso anche il tecnico spagnolo. «Siamo vicini al terzo posto, ma la lotta coinvolge 5-6 squadre. Se dovessimo vincerla potrebbe essere una bella iniezione di fiducia. Ora viene il bello in questo campionato, quello che dirà cosa faremo il prossimo anno. Deve essere uno stimolo per tutti». Out Greco (affaticamento muscolare) e Lobont (distorsione al ginocchio), in difesa Taddei, Rosi e Josè Angel in lizza per due maglie.