(A.Ghiacci) Al termine della partita con il Milan, come già aveva fatto in passato, il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini è stato chiaro su un tema: «Tutti sotto esame» . Perché come fu dopo il secondo derby perso, quando la stagione prometteva poco altro per cui lottare, le partite che restano da giocare diranno chi merita di restare alla Roma. Dopo il ko con la Lazio mancavano dodici gare, le due successive vittorie con Palermo e Genoa avevano riaperto nuovi scenari: a oscurarli nuovamente è arrivata la sconfitta di Milano. (…) Luis Enrique, anche a San Siro si è capito chiaramente, andrà avanti per la sua strada. Il tecnico giallorosso, coadiuvato dalla società, tenta di capire chi potrà dargli in futuro le garanzie che cerca: professionalità, concentrazione, rispetto delle poche regole fissate, adattabilità tecnico-tattica al nuovo disegno di gioco. Che è sì cambiato nelle ultime settimane, tentando di puntare maggiormente sull’attenzione difensiva, ma che è pronto a tornare sulle basi di partenza: possesso-palla, calcio propositivo, d’attacco, indipendentemente dai fattori esterni come infortuni, squalifiche, risultato a gara in corso, impegni passati e futuri. «La nostra proposta» , ama chiamarla Luis Enrique. Sul mercato la Roma sarà impegnata in un’altra mezza rivoluzione, una sorta di secondo capitolo rispetto alla campagna che l’anno scorso ha portato a Trigoria undici giocatori nuovi. Da valutare ci saranno anche i possibili rientranti dai vari prestiti (Pizarro e Borriello su tutti) e i tanti giovaniche sono in giro per l’Italia. (…)E allora ecco cosa può succedere agli attuali componenti dell’organico romanista tra poco più di tre mesi, a luglio, quando aprirà i battenti il calciomercato. Una cosa appare certa: il lavoro da fare, sia in entrata che in uscita, sarà tanto, almeno pari a quello fatto in questi primi nove mesi di nuova avventura.
CHI RESTA Undici. Praticamente sicuri di restare alla Roma. A partire da Stekelenburg, che tra qualche incertezza ha comunque dimostrato di essere un validissimo portiere. Con lui, probabilmente, resterà il secondo Lobont, stimato da tutti anche fuori dal campo. In difesa resterà Burdisso, al quale sarà data l’opportunità di tornare al top dopo l’infortunio al ginocchio. Poi De Rossi e Totti, i due capitani, romani e romanisti, storia della società. Anche Taddei ha dimostrato di possedere le doti che chiede Luis Enrique: ha aspettato il suo turno e il suo rendimento è stato lodevole. Poi Gago e Pjanic, che faranno sicuramente parte della lista dei prossimi centrocampisti. In attacco, oltre a Totti, confermatissimi Osvaldo, che a 26 anni ha ancora ampi margini di miglioramento, Borini, il migliore dei nuovi, capocannoniere stagionale eLamela, uno dei migliori prospetti del calcio mondiale.
CHI PARTE Sul capitolo delle partenze a Trigoria saranno fatte profonde riflessioni. Due gli addii sicuri: Cassetti e Cicinho termineranno a fine giugno la loro esperienza giallorossa visto che entrambi sono arrivati alla naturale scadenza del contratto. Un pensiero andrà fatto anche su Curci, ormai relegato al ruolo di terzo portiere. Le ambizioni del ragazzo cresciuto a Trigoria e la possibilità di trovare qualche club interessato al suo cartellino saranno decisivi nella possibilità di lasciare, stavolta definitivamente, la Roma (non bisogna dimenticare che dal Lecce può tornare Julio Sergio). Poi, due brasiliani. Le avventure di Juan e Simplicio sembrano arrivate al capolinea, per motivi diversi. Il difensore ha estimatori in Brasile e potrebbe cedere al richiamo del suo Paese. Il centrocampista invece non rientra più nei piani e, come fu l’estate scorsa, si tenterà di trovargli una sistemazione.
IN BILICO In bilico. Ancora da valutare. Sono almeno otto gli attuali giallorossi che sono nella situazione di color che son sospesi. Prima di tutto Kjaer: la Roma deciderà di trattenerlo solo se il Wolfsburg dovesse rispondere sì all’opzione di rinnovo del prestito (stavolta gratuito, dopi i 3 milioni dell’estate scorsa). Nessuna intenzione di spendere soldi, tantomeno i 7 milioni fissati per il suo riscatto. Da valutare anche Bojan, da cui tutti, Luis Enrique su tutti, si aspettavano di più. Gli esterni Rosi e Josè Angel dovranno giocare tutte le carte in questo rush finale. Così come anche Greco: il suo contratto è stato rinnovato da poco ma non mancano le società che sarebbero pronte ad acquistarlo. Per Marquinho servirebbero 4,5 milioni, difficile oggi fare un a previsione sul brasiliano, che a Milano non ha sfigurato. Infine Perrotta: ormai ai margini, ha un altro anno di contratto. Il club parlerà con il giocatore tentando di trovare una soluzione.