(A.Ghiacci) – Errori, cali di concentrazione, disattenzioni. Prestazioni da ricordare? Giusto un paio. Sfortuna, anche. Ma comunque l’impatto di Kjaer con il mondo-Roma è stato un mezzo disastro: seconda volta nel campionato italiano, dopo i due anni di Palermo e la stagione in Bundesliga al Wolfsburg, da dimenticare. Ultima prova arrivata sabato a Milano, quandogli imbarazzi del difensore danese sono valsi occasioni per il Milan, fino al gol del vantaggio rossonero, quello decisivo. Ma quanto è costato in termini di punti Kjaer alla Roma? Senza contare le possibilità di vittoria, si può affermare che in almeno cinque sconfitte c’è lo zampino del centrale danese: se consideriamo il pareggio, il conto parla di cinque punti. (…) E proprio nel derby di andata Kjaer «ha imboccato un tunnel» come disse il ds Sabatini. Che però si augurava che «prima o poi ne uscirà». Salvo poi chiamarlo in causa dopo la partita di San Siro: «Ha letto male la traiettoria, certi gol non si possono concedere…» . Lazio all’andata quindi, poi a Udine, a Cagliari, a Siena e a Milano.
CORRIERE DELLO SPORT Kjaer, il tunnel è infinito
ERRORI– Il tocco con la mano sulla spalla di Brocchi, lo scorso 16 ottobre, ha dato il via alla serie di errori di Kjaer. La Roma era in vantaggio, la Lazio pareggiò su rigore trovandosi poi con l’uomo in più (il danese fu espulso) e vinse la partita. A Udine altra serie di insicurezze, fino alla rincorsa di Di Natale, partito in velocità alle spalle del difensore, lo strappo alla coscia nel tentativo di recuperare e il gol incassato a 10’ dal termine. Anche a Cagliari una dimostrazione di scarsa sicurezza di Kjaer, nella pessima prova di tutta la squadra. A Siena, entrato da sei minuti, a inizi secondo tempo Kjaer ha atterrato Destro in area, con un intervento figlio di palese indecisione nei tempi di entrata. Infine, la nottataccia di San Siro, conclusa con un contrasto su Ibrahimovic, sulla riga di porta prima del gol del milanista, non all’altezza di un fisico come quello del difensore romanista. Niente vittorie quindi ma solo pareggi: se fossero arrivati cinque punti in più oggi l’aria sarebbe diversa per tutti, per Kjaer soprattutto.
COPPA ITALIA– Anche in Coppa Italia, Simon Kjaer è riuscito a lasciare il segno in negativo. Perché nella notte di Torino, il 24 gennaio, quando la Roma perse 3-0 allo Juventus Stadium, i voti del giorno dopo sembravano avere un unico vero colpevole: sempre lui. (…) Sette mesi in giallorosso: il bilancio non può che essere negativo. E il problema è che«il tunnel» di cui ha parlato Sabatini sembra non voler proprio finire.