(F. Ferrazza) – Non è tanto la sconfitta a pesare, quanto i danni collaterali che la trasferta di Milano continua a trascinarsi dietro. La tegola più brutta è quella di Borini, costretto a fermarsi per due-tre settimane a causa di una lesione di primo grado al bicipite femorale sinistro. L’attaccante si è infortunato durante la partita di San Siro, sostituito da Luis Enrique proprio perché dolorante dietro la coscia. L’esito degli accertamenti effettuati ieri ha evidenziato un guaio muscolare che costringerà la Roma a rinunciare al suo attaccante più in forma in questo delicato spezzone di stagione. Nessun problema per Totti, che non ha lesioni, ma non è al meglio dal punto di vista fisico e ha preferito svolgere solamente fisioterapia. Si complicano le cose per il tecnico spagnolo, che dovrà ridare fiducia a Bojan, certamente non uno dei più amati dalla tifoseria. “Ma il mio posto è a Roma — ribadisce il ragazzo al quotidiano spagnolo ‘AS’ — qui sto crescendo ancora, ho 21 anni e tante cose da imparare. Le mie sensazioni sono tutte positive”. Positive, sicuramente, ma si scontrano con una realtà che lo vede relegato nel ruolo di alternativa di lusso da inserire a gara avviata. Contro il Novara spera di avere una maglia da titolare, aiutato dall’assenza di Borini e dalle non perfette condizioni di Totti. Si vedrà.
In tutto questo, assicurare di lavorare già molto alla costruzione della Roma del prossimo anno, Sabatini. “Sappiamo i ruoli in cui intervenire, la squadra deve avere più personalità — spiega il diesse ai microfoni di RadioIes — sono certo che faremo le cose giuste, siamo molto vicini ad aver preso un calciatore, uno di grande qualità. Ma non voglio dire niente, giocherei contro la società”. Un grande giocatore, la promessa di Sabatini, nelle prossime settimane se ne saprà di più. “Per Kjaer decisioni ancora non sono state ancora prese, mentre per Bojan col Barcellona c’è un accordo per un prestito biennale e daremo seguito alle decisioni prese”.