(F. Balzani) Dopo Dodò, arriva Paulinho. L’identikit «dell’acquisto di qualità» annunciato da Sabatini corrisponde al profilo del centrocampista brasiliano del Corinthians. Classe ’88 e già con un’esperienza in Europa (in Lituania e Polonia), Paulinho è un autentico pallino del ds giallorosso che già la scorsa estate fu a un passo dal suo acquisto, bloccato dalla mancata cessione di Barusso (entrambi sono extracomunitari). Dopo aver vinto il campionato col Corinthians, però, Paulinho ha manifestato la sua voglia di tornare nel nostro Continente. Desiderio raccolto dalla Roma che è stata più svelta di Valencia e Paris Saint Germain. Il costo del cartellino si aggira intorno i 6 milioni e appartiene per il 45% al fondo d’investimento Pao de Açucar, per un altro 45% al Banco BMG e per il 10% al Corinthians (con cui giocatore ha un contratto fino al 30 giugno del 2014).
Paulinho, che in passato è stato utilizzato sia come centrale di difesa sia come laterale di fascia destra, è considerato, al pari di Lucas del San Paolo, il centrocampista più promettente del calcio brasiliano.«Può giocare in diversi ruoli – spiega l’ex-difensore giallorosso Zago – possiede una grande tecnica ed è bravissimo negli inserimenti. La sua migliore dote è la duttilità tattica, ma negli ultimi mesi si è distinto nel ruolo di interno. È maturo per il calcio italiano. Somiglia a Marchisio». Per Paulinho, cercato in passato anche da Milan e Fiorentina, è arrivata il 30 dicembre la prima convocazione col Brasile. Del suo privato si conosce che è molto religioso, che è sposato dal giugno 2011 con Barbara (hanno una figlia di due anni, Ana Beatriz) e che ha una gran voglia di sfondare in Europa. «Lavoro sodo e spero che Dio mi aiuti», ha dichiarato recentemente il «Volante del Timao» (come è stato soprannominato in Brasile).