Non conteranno i nomi, nè le condizioni fisiche o psicologiche. La rivoluzione culturale passa anche dal Novara. Squadre di tale cabotaggio devono ritenere che prendere punti a Roma sia paragonabile a veder cadere i soldi dal cielo. Senza speranze, un viaggio senza ritorno per le ambizioni avversarie che devono morire sul nascere, citando un dantesco ritornello “lasciate ogni speranza o voi che entrate”. Il Novara arriva da 7 punti in 3 gare, uno in più della Roma. Sembra avere più motivazioni dei giallorossi nel rimanere in Serie A piuttosto che lottare per una sedia in prima fila nell’Europa che conta. Tutto bello, tutto plausibile, tutto inutile. Tutto si deve fermare alle ore 15.00. Pardon, 12.30. Lo spezzatino colpisce anche la Roma e così per la prima volta salterà il rituale giallorosso della colazione domenicale con panino e borghetti nel pre-gara: qualcuno riuscirà a malapena a decidersi sul mangiare, la squadra giallorossa ci si augura non lasci avanzi (sportivamente parlando) del Novara. La gara di Domenica e la prossima al Via del Mare di Lecce potrebbero nuovamente catapultare i giallorossi in lidi impensabili. Non è una previsione paradossale nè scontata, ma plausibile sempre per debolezza altrui che per “nostra vis”: la Lazio farà prima visita al Tardini di Parma e poi ospiterà il Napoli all’Olimpico finendo in bellezza allo Juventus Stadium contro i bianconeri. Inutile (e dannoso per la fragilità psicologica di molti) fare tabelle, ma iniziare a ragionare giorno dopo giorno, “day by day” detto all’americana. A partire dal Novara, senza sorprese. Per finire magari a divenir qualcosa, da puntellare prima di assistere a qualche bel sorteggio.
A cura di Andrea Di Carlo