A poche ore dalla partita dell’Olimpico, Mark Strukelj, allenatore in seconda del Novara di Attilio Tesser ed ex giocatore giallorosso, è intervenuto ai microfoni de “La città nel pallone” sulle frequenze 99.8 di RadioIes per parlare del momento delle due compagini, della partita e della drammatica finale di Coppa Campioni persa con il Liverpool. Ecco le sue dichiarazioni:
Come si presenta il Novara?
“Crediamo ancora nel miracolo, finchè la matematica non ci condanna ci dobbiamo credere. Abbiamo fatto tre risultati utili di fila e questo ci da morale, anche se era meglio vincere anche la partita della scorsa giornata. Da un certo punto di vista domenica qualche vantaggio ce l’abbiamo, ma sappiamo che sarà molto molto difficile. Siamo fiduciosi in una buona prestazione e in un risultato positivo”.
Come state vivendo questo periodo?
“A Novarello c’è una aria nuova, fiduciosa, anche perché dopo il nostro ritorno c’è stata una svolta con i risultati, ma sappiamo che il campionato adesso si fa molto più difficile perché affrontiamo le squadre più blasonate e più forti sulla carta e una di queste è la Roma. Siamo in un buon momento e dobbiamo giocarcela”.
Idea sulla Roma?
“Lo ribadisco: personalmente essendo un uomo di calcio sono un amante del gioco propositivo e la Roma fa bene a puntare su un progetto del genere, su giocatori tecnicamente molto dodati e giovani e con senatori che sono campioni. E’ ovvio che il primo anno è il più difficile, penso che la Roma se continua su questo progetto con le qualità che ha e con qualche aggiustamento il prossimo anno potrà lottare con lo scudetto”.
E’ mancata un po di lungimiranza da parte del presidente prendendo Mondonico?
“Nel calcio ci sta, che quando non vengono i risultati ci sia anche l’esonero. Si voleva dare una scossa alla squadra e all’ambiente, ma il fatto che ci abbia richiamato è il segno che si era fatto bene e che c’era la stima verso di noi e il nostro lavoro. In quelle partite in cui non ci siamo stati si dovevano fare più punti”.
Giudizio su Mazzarani?
“E’ un ragazzo dotato che tecnicamente è importante. Ha avuto qualche problema l’anno scorso poi la distorsione al gionocchio a Bergamo che l’ha un po condizionato, poi quando una squadra come noi lotta ogni partita per salvarsi, anche se lui è un giocatore valido ci sono altre cose da tenere in conto. Sicuramente non ha giocato molto per un motivo o per un altro, ma è un giocatore da tenere in considerazione e questa stagione gli servirà per maturare”.
Cosa le piace di più della Roma?
“Il centrocampo giallorosso secondo me è uno dei più forti in Serie A. Chi mi ha colpito in particolare però è Lamela”.
J.Angel?
“Lo spagnolo all’inizio mi piaceva molto, spingeva ed era propositivo, ora è un po in calo, ma è inevitabile con una difesa così alta”.
Come state lavorando in vista di domenica?
“La Roma segna molto preso ed è un problema perche noi siamo una squadra che se prende gol fa fatica a recuperare anche se abbiamo fatto gol spesso nei secondi tempi perchè siamo una squadra che non molliamo mai e una squadra come noi che deve salvarsi deve avere”.
Quel quinto rigore nel 84′ brucia ancora?
“E’ tanto tempo fa, il bruciore è passato però è meglio non pensarci perché fu una serata un po così. Avrebbe cambiato molte cose, io non lo dimentico perché a Roma fu un anno stupendo in tutti i sensi e quella sarebbe stata la ciliegina sulla torta”.
Fonte: La città nel pallone, RadioIes