Una ‘manità per agguantare la qualificazione alla prossima Champions League. La cinquina rifilata al Novara, e i contemporanei stop di Lazio, Napoli e Udinese, hanno rilanciato le quotazioni della Roma nella corsa al terzo posto. La formazione di Luis Enrique ha infatti accorciato il gap dalle dirette rivali portandosi a sole quattro lunghezze dai cugini biancocelesti. Per continuare a scalare la classifica, però, Totti e compagni dovranno dimostrare nelle ultime otto giornate di campionato di aver trovato quella regolarità finora sconosciuta dalle parti di Trigoria. La mancanza di continuità è stata più volte rimarcata da parte di Luis Enrique che, anche dopo il 5-2 dell’Olimpico col Novara, non ha faticato ad evidenziarla come il principale limite della sua squadra. «Siamo vicini al terzo posto anche se non stiamo facendo un grande campionato per quel che riguarda la regolarità – le parole dell’asturiano -. Ma il fatto che non siamo stati regolari finora non significa che non potremo esserlo nelle gare che mancano». Una speranza, più che una convinzione. Anche perchè in stagione l’unico vero filotto di risultati utili consecutivi è stato centrato tra dicembre e gennaio con quattro vittorie (Napoli, Bologna, Chievo e Cesena) e tre pareggi (Juventus, Catania e Bologna). Ripetersi, partendo dalla trasferta di Lecce, non sarebbe del tutto impossibile e, considerando i successivi scontri diretti in programma all’Olimpico (con Udinese prima e Napoli poi), permetterebbe alla Roma di puntare con decisione all’Europa che conta. «C’è l’opportunità di fare un filotto – ha ammesso lo stesso Luis Enrique -, dobbiamo essere fiduciosi e giocarci tutte le nostre chance fino in fondo. Chi temo? Solo la Roma. L’importante è trovare la continuità». E magari anche le reti di Totti. Il capitano è stato infatti il grande assente nella goleada al Novara. Sul tabellino dei marcatori sono finiti i nomi di tutti gli attaccanti (Osvaldo, Bojan e Lamela), tranne quello del numero 10, che non segna dall’altra ‘manità rifilata al Cesena il 21 gennaio scorso. Considerando poi il prossimo rientro di Borini (che nella giornata di riposo ha svolto a Trigoria lavoro differenziato e fisioterapia assieme a Pjanic, Greco ed Heinze), la concorrenza in attacco nel finale di stagione di certo non mancherà. Starà a Luis Enrique gestire il turn-over del reparto offensivo, soppesando al meglio il complicato momento di forma di Totti. Continuare a puntare sulle polveri bagnate del capitano potrebbe alla fine risultare controproducente.
Fonte: Ansa