(A. Ghiacci) – Ci ha messo poco Gabriel Heinze a conquistare la Roma. Facendo ciò che fa da sempre: il professionista. Heinze è grinta, affidabilità, attaccamento alla maglia, dedizione alla causa. Ma anche simpatia e forza caratteriale.
Tutte doti che gli hanno permesso in poco meno di due mesi di diventare uno dei leader della nuova Roma. I compagni lo considerano già un punto di riferimento: a livello di carriera non ha nulla da invidiare ai più grandi, i più giovani gli chiedono e accettano i suoi consigli. Dal 2001 Psg, Manchester United, Real Madrid e Marsiglia; il curriculum di Heinze non è roba per tutti. (…)
CREDIBILITA’ – La Roma è convinta di aver fatto un grande affare. E d’altronde l’ingaggio a parametro zero con uno stipendio di seicentomila euro e accordo per una stagione con opzione per la seconda, si sta rivelando tale. Il “gringo” gode di grande credibilità anche tra i dirigenti. Pochi giorni fa era a colloquio con il ds Sabatini: le opinioni di Heinze sul gruppo sono ascoltate. Proprio il direttore sportivo aveva confessato che il difensore argentino gli aveva fatto notare che senza il dirigente allo stadio (con Parma e Atalanta) la Roma aveva ottenuto due vittorie: «Purtroppo – ha detto poi il ds – dopo il derby allo stadio ci torno. Perché purtroppo? Perché vuol dire che abbiamo perso…» . E ancora: «L’acquisto di Heinze è stato davvero molto importante, per il suo valore e per quello che trasmette al gruppo. Per lui ogni allenamento è una partita ed è straordinariamente generoso con i compagni, è sempre prodigo di consigli verso i compagni. Sì, è stata una scelta giusta» . (…)
AFFIDABILITA’ – I giallorossi hanno trovato il loro assetto difensivo nel secondo tempo della partita vinta a Parma. Lì, la coppia centrale formata dal mancino e da Burdisso (la stessa coppia Maradona la schierava nell’ultimo Mondiale in Sudafrica, con Heinze che però giocava a sinistra) risultò molto affiatata. E arrivò la prima vittoria stagionale. La conferma, una settimana più tardi, all’Olimpico con l’Atalanta. Centrali ancora i due argentini, ancora una buona prova (anche se sul gol di Denis lo stacco di testa di Heinze ha lasciato un po’ a desiderare) e secondo successo, primo casalingo. Non solo: nel derby, quando c’è stato da scegliere, Luis Enrique ha preferito lasciare in campo Heinze e inserire il “lungo” Kjaer al posto di Burdisso. La presenza di Klose imponeva l’impiego di un centrale alto ma Heinze ha mantenuto il posto da titolare. (…)
RISCHIO – Heinze ha totalizzato finora 360 minuti in maglia giallorossa, distribuiti in 4 presenze. Il suo impiego contro il Palermo è messo in dubbio dalla forte contusione rimediata nel derby che gli ha provocato una distorsione alla caviglia. Nella zona centrale di difesa Luis Enrique ha ampia scelta. (…)