(F.Ferrazza/M.Pinci) Pioggia e poca voglia di scherzare. Il campo di allenamento della Roma si presenta raccolto in un’atmosfera dimessa, con i giocatori visibilmente scossi dal lutto che ha colpito il mondo del calcio. «Con il cuore gonfio di dolore per la scomparsa di Piermario Morosini», si legge sul sito ufficiale della società. Ed è questo che si respira nell’aria, il dolore dei calciatori è forte e condiziona lo stato d’animo durante la seduta di lavoro mattutina. Luis Enrique ha comunque deciso di far allenare i suoi, nonostante si rigiocherà tra una settimana. Il gruppo negli ultimi giorni, è sembrato carico e in forma come poche altre volte accaduto durante la stagione, importante mantenere alta la tensione muscolare, per non disperdere l’intensità raggiunta per affrontare lo sprint finale, come nel recente passato è spesso accaduto. Sei partite al termine del campionato, per provare quella che sarebbe un’insperata impresa: il raggiungimento del terzo posto. Completamente recuperato Borini, che scalpita per riprendersi un posto da titolare, all’interno di un attacco in piena competizione. In cinque per tre maglie, con Totti e Osvaldo a partire favoriti e una settimana intera che serviràa Bojan, Lamela e, appunto, Borini per convincere Luis Enrique.
Intanto, proiettandoci alla prossima estate, New York, per una giornata, parlerà romano. L’idea è concreta e già ampiamente sviluppata: un derby Roma-Lazio a New York, nello Yankee Stadium, il tempio del baseball nella Grande Mela. C’è già la data, il 28 luglio, ultimo appuntamento della tournée americana del club giallorosso. L’idea, nata dalla società che sta organizzando gli spostamenti negli States di Totti e compagni, era quella di un grande appuntamento del calcio italiano nel cuore degli Stati Uniti, per promuovere quello che da quelle parti chiamano “soccer”. E quale appuntamento meglio del derby della capitale? La proposta inviata alla Roma ha subito raccolto l’adesione dei vertici giallorossi, che a loro volta hanno contattato la Lazio. A cui l’idea è piaciuta, nonostante a Formello abbiano preferito prendere tempo: per muoversi, i biancocelesti vorrebbero la certezza di poter disputare almeno un’altra amichevole americana. Per questo, la società organizzatrice è al lavoro, ma a oggi ancora manca una soluzione che accontenti tutti, anche se la volontà forte è quella di non farsi scappare il derby americano, traino non solo per il movimento del calcio a stelle e strisce ma anche per la diffusione del marchio della Roma negli usa, dove il viaggio porterà i giallorossi adaffrontare il 25 luglio il Liverpool a Boston, e il 22 una tra Fulham e Chicago Fire proprio al Wrigley Field Stadium di Chicago.