(S.Carina) – Alla Juventus è legato probabilmente il gol più importante della sua carriera. Una rete – quella della vittoria in rimonta della Fiorentina contro i bianconeri nel 2008 – che permise poi alla squadra di Prandelli di ottenere la qualificazione in Champions, suggellata dal bis con il Torino qualche settimana dopo da unosplendido gol in rovesciataproprio dell’italo-argentino. Quel Prandelli che ieri Osvaldo ha incontrato a Trigoria nelle vesti di ct della Nazionale e che ora prova a convincere in ottica Europei. In cuor suo, l’attaccante giallorosso sa di giocarsi un posto probabilmente con l’avversario che affronterà domenica sera: Matri […].
UNA POLTRONA PER DUE A differenza del bianconero, Osvaldo può contare su un impiego più assiduo. Quando non è rimasto ai box per squalifiche, punizioni o infortuni, l’ex Espanyol ha sempre giocato, diventando il punto di riferimento del reparto offensivo di Luis Enrique. Sin qui in campionato 23 presenze e 11 gol. Calcolatrice alla mano, quasi una rete ogni 2 gare. Una media (0,47) superiore a quella di Matri (0,35) che ha segnato 10 reti in 28 gare. Se la statistica si riduce invece ai minuti effettivamente disputati, le differenze si assottigliano. Il romanista segna un gol ogni 179 minuti, lo juventino uno ogni 185. Un duello nel duello, anche se a Roma è sentito molto di più il paragone conVucinic , suo predecessore in giallorosso […]