Le parole di Daniele De Rossi a Sky:
Situazione ambientale difficile?
“E’ normale che i tifosi si facciano sentire”.
Cosa è successo nel primo tempo?
“Subisci il gol dopo un minuto dopo essere partito a palla per gli altri risultati e ti tocca rincorrere, poi ci sono altre scusanti ma non è quello il problema”.
Pensi ancora che Luis Enrique sia il migliore?
“Penso che sia uno dei più bravi, ho detto il più bravo e non mi hanno allenato pizza e fichi. E’ uno che prova a insegnare a giocare a pallone, sicuramente è il più sfortunato, non gliene gira una giusta. Basti pensare alla partita di oggi, nella quale non abbiamo fatto un buon gioco, ma che se pareggi hai un punto in più. Se pareggi altre partite dove hai fatto arrembaggi hai punti in più, questa è l’esperienza che ci manca”.
C’è una mancanza di crescita?
C’è stato qualche piccolo correttivo, non ricordo neanche all’inizio questo gran gioco. A Natale avevamo fatto passi avanti notevoli, diciamo che abbiamo dovuto apportare correttivi perché tenere palla tanto ti porta ad essere poco incisivo e a rischiare, lo sapete come abbiamo perso a Genova, il derby e tante altre partite che squadre con meno qualità chiudono con un punto in cascina.
Potevi fare qualcosa in più?
“Sono d’accordo, ma non so cosa. Faccio parte di una squadra, i giudizi vengono alterati da prestazioni e risultati. 5-6 partite fa si diceva che non potevamo giocare senza di me, non era vero prima e non è vero adesso. Le prestazioni sono quelle che sono, io voglio e spero di far sempre meglio”.
Siete ancora convinti del progetto?
“La squadra è giù, non voglio dire distrutta ma è una squadra che dentro gli spogliatoi era veramente dispiaciuta. Credo che ci sia grande fiducia nell’allenatore, poi non voglio parlare a nome degli altri, non sono il portavoce di nessuno ed è stucchevole che debba difendere l’allenatore. Se mi dite che prendiamo un allenatore che ci fa vincere lo scudetto faccio di tutto per mandare via Luis Enrique ed è ovvio che sono contento”.
Il pubblico dela Roma finora è stato da elogiare
“L’ho detto prima, c’è stata sempre grossa pazienza, la Curva ha cantato per 90′ cose belle e meno belle, se ci lamentassimo saremmo dei matti. Il paragone coi tifosi del Barcellona è assurdo, ma qui in Italia è così. I tifosi si possono stufare, vedremo quello che succede, ne ho vissute di peggio. Un anno mi sono salvato alla penultima e fatto un nono posto, non sono abituato a giocare con chi supera semifinali di Champions”.