Commentare la Roma di ieri non è molto semplice, poiché si può sicuramente incorrere in temi gia molte volte affrontati e commentati. Oggi ho evidenziato gli stessi errori e limiti che la squadra ha fatto vedere in tutto l’arco del campionato: fragilità caratteriale,atteggiamento difensivo approssimativo, mancanza di equilibri e automatismi impossibili da creare se ad ogni partita la Roma si presenta con formazioni e atteggiamenti tattici diversi e la scarsa qualita’ di molti elementi. Credo sia utopistico fondare il proprio gioco sul possesso palla quando in campo gran parte degli elementi sono giocatori di media levatura e tecnica individuale a dir poco sufficiente. La gara giocata solo per un tempo, in quanto nel primo la squadra è stata nulla, e’ stata mediocre, ma anche in parte sfortunata. Nel secondo tempo i viola non sono mai arrivati alla porta romanista e nell’unica occasione e’ arrivato il gol dell’1-2, il pareggio sarebbe servito a poco, ma la sconfitta pesa come un macigno non meno delle vergognose e numerose espulsioni dei giallorossi. Osvaldo ha mantenuto l’ ormai abitudine di far giocare la squadra in inferiorità numerica. A questo punto speriamo di poter partecipare ad una competizione Europea il prossimo anno, e chiarire a tutto il popolo giallorosso quale sarà il futuro, con chi intraprendere il percorso tecnico, e soprattutto scegliere giocatori all’altezza di disputare il difficile campionato italiano indossando con orgoglio e dignità, la maglia GIALLOROSSA!!
Detto questo vorrei tornare sulla morte di Piermario Morosini. Alleno squadre giovanili da circa 20 anni e voglio sensibilizzare tutti coloro che fanno parte di questo meraviglioso mondo dei giovani calciatori: dobbiamo mettere in atto tutte le parole e le promesse che molti stanno facendo in questi tristi giorni, dobbiamo imporci e sensibilizzare tutti ed essere preparati per garantire che in tutti i campi di calcio sia dilettantistici che professionistici, la sicurezza dei giocatori. Dobbiamo pensarci ora che purtroppo la morte di Morosini è ancora nella mente di tutti noi! Ricordiamoci che il dilettante corre gli stessi pericoli e ha gli stessi diritti di essere messo in sicurezza , del giocatore professionista!!
A cura di Fabio Di Marco