(G. GIUBILO) –Questa è la Roma, folle, alterna, capace di regalare sogni, ma anche tante angosce. Recupera nel finale con due nuovi entrati, il baby Tallo e Simplicio, una partita nelle mani del Napoli, che sarebbe salito al terzo posto. Primo tempo romanista illuminato dal gol di Marquinho e da occasionie limpide, incredibile quella fallita da Gago a porta spalancata. Energie ridotte nella ripresa e soprattutto altro Napoli, capolavori balistici di Zuniga e Cavani, però il matador ha irriso quel cippo marmoreo che si chiama Kjaer. La disperazione ha ispirato la rimonta, per una volta la fortuna ha mostrato un volto meno arcigno. Ultimi fuochi per la volata dello scudetto, che ormai soltanto la Juventus può smarrire per strada, dopo un percorso illustrato da 34 partite senza la macchia di una sola sconfitta.
La trasferta sul sintetico di Novara non dovrebbe modificare la tendenza, anche se vi è caduta la Lazio, mettendoci però molto del suo. Meno agevole l’impegno del Milan, al Franchi di Siena, dove Sannino ha più di una volta cerato problemi ad avversari d buona levatura, ma insomma si dovrebbe arrivare al turno infrasettimanale con la classifica invariata, sempre quattro punti effettivi da gestire per Conte. Nell’altro campionato, quello dell’ammucchiata alla ricerca dell’Europa che conta, calendario lusinghiero per l’Inter a Cesena, anche se i romagnoli stanno gestendo con grande dignirà la loro discesa in Serie B. Ma c’è anche uno scontro diretto dai riflessi pesanti, pur non vivendo un momento felice, Udinese e Lazio hanno ancora una classifica che lascia margini per ambizioni di rilievo, dovranno riscattare le recenti prestazioni sotto tono. Per i friulani, il lungo stop di Isla ha prodotto effetti devastanti, ma lo tsunami degli infortuni ha colpito soprattutto la Lazio, voci da Formello parlano perfino di problemi muscolari per l’aquila Olympia.