(D. STOPPINI) – Quanto improvvida dev’essere stata quell’esultanza rabbiosa sotto la Sud di Aleandro Rosi,a muso duro come a dimostrare chissà cosa dopo un assist aMarquinho. Quanto dolce è stata invece l’esultanza di Fabio Simplicio, salito in tribuna dopo il pareggio ad abbracciare a baciare la moglie e il figlioletto Jordan. «Sembrava non vedesse la famiglia di un mese», ha scherzato Luis Enrique. Cuore di papà, Cicciobello ha regalato un’ancora al tecnico spagnolo, anche se il pareggio taglia fuori stavolta per davvero la Roma dalla corsa Champions. Ma forse no, forse il pareggio non vale. «Per noi la classifica conta fino a un certo punto», aveva annunciato sinistramente Fabio Borini prima della partita.
Viva Luis È il concetto che ha accompagnato affondato? la Roma di quest’anno. E pensare che Marquinho aveva dato il la a una serata che pareva diversa, con il terzo gol personale, stavolta di esterno sinistro, a dimostrare che sì, anche di piede ci sa fare, mica solo con la testa. «Un gol importante, per tutta la Roma», aveva detto il brasiliano a fine primo tempo. Poi Zuniga. Poi Cavani. Poi l’assist di Tallo, il 2-2 e la squadra portata da Totti sotto la Sud, a prendersi gli insulti. «È un momento difficile — ha commentato Rodrigo Taddei —, tutto diventa più pesante nelle gambe quando hai l’obbligo di vincere». Ma come, allora il risultato conta? «Non appena subiamo gol, pensiamo in negativo. E pensare che quell’angolo neppure c’era: l’arbitro ha dato il corner al Napoli, ma in realtà era rimessa dal fondo per noi». Ma cosa conta, adesso? «Dobbiamo solo abbassare la testa con i tifosi: ci sono stati vicini tutto l’anno, ora è normale la contestazione, loro hanno il nostro stesso obiettivo, vincere le partite», ancora Taddei. Che poi una cosa diversa dai tifosi l’ha detto:«Luis Enrique è un grande uomo e un grande allenatore. Merita rispetto e ha acquisito il rispetto di tutti noi, perché quello che deve dirci lo fa direttamente, senza passare da tv e giornali».
Bilancio Sarà d’accordo pure Bojan, che si è dato a un bilancio stagionale… sorprendente: «Per me è stata una stagione positiva — ha dichiarato —. Posso dare ancora di più, ma sono sulla strada giusta. Meritavamo almeno il pareggio, per la verità anche qualcosa di più visto il primo tempo disputato. La contestazione? Trovo normale che i tifosi siano arrabbiati. Ora pensiamo a finire la stagione nel miglior modo possibile». E allora la cartolina sorridente all’uscita dall’Olimpico l’ha regalata Junior Tallo, alla seconda presenza con la Roma, condita da un assist per il 2-2. Vai a vedere, sono i due uomini messi in campo dal contestatissimo Luis Enrique. L’ennesimo paradosso di una stagione paradossale.