La partecipazione o meno dellaRoma alle coppe europee dipenderà dal fattore ‘C’. E la fortuna non c’entra. Il fattore è riconducibile piuttosto alle prossime avversarie che i ragazzi di Luis Enriqueincroceranno in campo. Nell’arco delle prossime due settimane i giallorossi andranno prima in trasferta in casa del Chievo, poi riceveranno il Catania di Montella nell’ultima apparizione interna all’Olimpico, infine saranno a Cesena per il rompete le righe. Un trittico di vittorie da parte di Totti e compagni, insomma, garantirebbe qualche chance in più di strappare un pass per i preliminari d’Europa League.
L’obiettivo di Luis Enrique, d’altronde, è quello di concludere al meglio il campionato, per poi chiudersi nelle stanze di Trigoria e parlare faccia a faccia con la dirigenza, che al momento ancora non ha contezza dell’orientamento del tecnico asturiano. L’unica certezza è legata allo stato psicofisico di Luis Enrique, molto provato dalla pressione di un ambiente ormai in ebollizione. «È in uno stato di sofferenza molto importante, è stremato – il commento di chi quotidianamente lo vede lavorare nel centro sportivo – Si sente un elemento di disturbo, non in grado di procurare armonia ma dissenso». E proprio questa percezione, nonostante i ripetuti atti di fiducia pubblica da parte di società e squadra, potrebbe alla fine convincere Luis Enriquea fare le valigie, rassegnare le dimissioni, e rinunciare a un altro anno di stipendio da oltre tre milioni di euro lordi più premi. Prima di arrivare a leggere quali saranno i titoli di coda, tuttavia, la Roma dovrà giocare tre partite, a cominciare dalla trasferta di Verona di dopodomani.
Trasferta che la squadra ha iniziato a preparare a Trigoria senza la pressione dei tifosi fuori dai cancelli (nessun accenno di contestazione) e con la sorpresa di Burdisso in campo. Il difensore argentino, ormai sulla via del completo recupero dal grave infortunio al ginocchio, ha svolto gran parte della sessione di lavoro assieme ai compagni di squadra ma non per questo si rivedrà tra i convocati prima della prossima stagione. Situazione che potrebbe condividere con Stekelenburg, scomparso dalla circolazione dopo l’espulsione di Torino con la Juventus. A costringerlo ai box un’infiammazione tendinea alla spalla sinistra che il portiere olandese non sembra voler ignorare per aiutare la causa romanista, soprattutto con l’impegno degli Europei alle porte. Certa quindi la sua assenza col Chievo, e forse campionato già finito. A Verona, poi, mancheranno anche glisqualificati Lamela e Osvaldo, mentre rientrerà De Rossi. Infine non dovrebbe essere in dubbio la presenza di Bojan, costretto a lasciare anzitempo l’allenamento per un problema al polpaccio sinistro. L’ecografia cui è stato sottoposto l’attaccante spagnolo ha infatti dato esito negativo.