(F. Balzani) – «Credo che Luis Enrique andrà via».Non poteva essere più chiaroWalter Sabatini. Non è bastato il pieno appoggio da parte della società, né la possibilità di avere carta bianca nel prossimo mercato: Lucho a fine stagione lascerà la capitale probabilmente per tornare in Spagna (Villarreal e Siviglia sulle sue tracce). La contestazione dei tifosi, gli scarsi risultati e il rapporto incrinato con parte della squadra (lo dimostra anche la polemica verbale a distanza con De Rossi a Verona) sarebbero le motivazioni alla base della sua scelta. La caccia al sostituto di Lucho intanto è già partita così come i primi colloqui con i candidati alla panchina giallorossa. La linea più calda è quella che collega il cellulare di Baldini a quello di Villas Boas. Il quotidiano portoghese A Bola ieri dava addirittura per fatto l’accordo tra il tecnico e la Roma (salvo smentire la notizia qualche ora più tardi) mentre l’agente del tecnico ai microfoni di Rete Sport dichiarava: «Andrè sarebbe onorato, ma è presto per parlare di accordo fatto».
Il colpo di fulmine tra Villas Boas e Baldini è avvenuto circa un anno fa, a Manchester, durante una cena: il dg giallorosso rimase subito rapito dalle idee del 35enne portoghese. Poi arrivò Abramovich che pagò la clausola rescissoria al Porto (13 milioni di sterline) e Villas Boas finì al Chelsea per poi essere esonerato a marzo. Una bocciatura che pesa sulla scelta della Roma dove non tutti sono convinti delle potenzialità dell’allenatore di Oporto. Sabatini preferirebbe un allenatore italiano, possibilmente non alla prima esperienza in serie A. Il nome di Prandelli trova il pieno consenso di Baldini, ma l’Europeo farebbe slittare l’arrivo del ct della Nazionale a luglio. Troppo tardi. Tornerebbe di corsa, invece, Montella. L’Aeroplanino, corteggiato anche dall’Inter, piace molto a Sabatini così come Pioli mentre Capello resta il colpo di teatro.