(R. Maida) Lo stadio Olimpico lo aspetta per dedicargli un boato appassionato, un nuovo canto, una coccola in più.
Anche quando la Roma va male, o malissimo, Francesco Totti è il mito che nessun tifoso si sogna di fischiare: sarebbe quel peccato di tracotanza che agli umani dell’antica Grecia non era perdonato (ybris). E così, domani sera, l’attrazione principale di una partita che il popolo romanista vivrà con indifferenza sarà ancora quel vecchio ragazzo con la maglia numero 10. Totti gira un altro angolo speciale di una carriera ineguagliabile: 500 partite in serie A, naturalmente tutte con la maglia della Roma. Vincenzo Montella, che proprio domani torna a casa con il Catania, non è fortunato perché i giusti applausi che la Curva Sud gli ha preparato verranno oscurati dalla festa che merita il Giocatore. Il simbolo che anche oggi, a 35 anni e mezzo, rende riconoscibile la Roma nel mondo.
EMOZIONE -Ci saranno papà Enzo e mamma Fiorella, ci sarà il fratello Riccardo, non mancheranno Ilary e i figli Cristian e Chanel. Tutti con gli occhi innamorati, emozionati e concentrati su di lui. Totti non ha organizzato celebrazioni per rispetto dei compagni e dell’allenatore, in tempi di contestazione (forse qualche sorpresa arriverà dalla società…) e di rabbia popolare. Ma si godrà l’abbraccio ideale del suo mondo. «Sono felice di questo nuovo traguardo – dice – e non voglio fermarmi qui. La partita più bella di tutte? Facile, quella dello scudetto…». Cioè Roma-Parma, 17 giugno 2001, un sogno che Totti spera di rivivere prima di smettere.
LA SCALATA -Intanto può assaggiare l’ingresso nell’elite dei calciatori più longevi di sempre. A quota 500, Totti aggancerà Ciro Ferrara all’undicesimo posto. E l’anno prossimo, a 20 anni di distanza dall’esordio contro il Brescia, potrà puntare dritto verso la decima posizione, occupata da Giuseppe Bergomi che si è fermato a 519, e forse anche la nona che appartiene a un altro fuoriclasse-bandiera a cui spesso Totti è stato paragonato: Gianni Rivera (527).
L’EQUIVOCO -Si è discusso sulle cinquecento partite in A, perché in certe classifiche Totti risulta essere arrivato a 498. Ma qualcuno, erroneamente, non considera la sua presenza contro la Sampdoria nell’ottobre 2008: sospesa dopo pochi minuti sullo 0-0 per una tempesta di pioggia che aveva inondato il campo dell’Olimpico, la partita fu continuata senza Totti. Che però nel primo spezzone c’era. E quindi ha diritto ad essere considerato “presente” a tutti gli effetti[…]