(M. Ferretti) Francesco Totti, il capitano di tutti i record della Roma, domani sera all’Olimpico migliorerà uno dei suoi primati più significativi e al tempo stesso più romantici: contro il Catania di Vincenzo Montella, suo ex compagno, suo ex allenatore e suo possibile prossimo allenatore, giocherà la partita numero 500 in serie A. Tutte, ovviamente, con la maglia giallorossa. Alle spalle 499 presenze (e 213 reti) collezionate in diciannove ani abbondanti di campionato a cominciare da quel pomeriggio a Brescia per finire (per ora…) al diluvio di Verona, martedì scorso. Tagliando il traguardo delle 500 gare in serie A con la stessa maglia, Totti andrà ad occupare (per ora…) il quarto posto nella classifica dei fedelissimi over 500 di sempre, guidata da Paolo Maldini a quota 647, seguito da Javier Zanetti, 568, e Beppe Bergomi, 519. Diciannove anni abbondanti di partite e di gol, per Francesco. L’esordio a Brescia il 28 marzo del 1993 a sedici anni e sei mesi, il primo gol il 4 settembre del 1994 all’Olimpico contro il Foggia pochi giorni prima di diventare maggiorenne. E via via tante piccole, grandi perle di una carriera unica: il 31 ottobre del 1998 in occasione della partita casalinga contro l’Udinese, ad esempio, indossa per la prima volta la fascia di capitano, che non ha mai più abbandonato. Senza dimenticare, ovviamente, il 17 giugno del 2001, il giorno della conquista dello scudetto, il terzo della storia romanista. Una curiosità: la partita numero 400 del capitano è stata un derby, vinto dalla Roma il 16 novembre del 2008 grazie ad una rete del brasiliano Julio Baptista. Successi anche nella partita numero 300 (Fiorentina-Roma 1-2, 23 gennaio 2005) e nella numero 200 (Bari-Roma 1-4, 20 maggio 2001).
Domani sera si presenterà per l’ultima volta in stagione davanti al proprio pubblico ma, al di là di chi sarà l’allenatore della Roma nel prossimo campionato, Totti alla ripresa dell’attività sarà ancora al suo posto. E non soltanto perché ha altri due anni di contratto: i numeri della Roma attuale dicono che con Totti è una storia e che senza Totti è tutta un’altra faccenda. A settembre compirà 36 anni, il figlio Cristian già gioca al calcio con tanto di figurina cult sul web ma lui non ha alcuna intenzione di alzare bandiera bianca. Ha detto mille volte che, alla faccia del contratto, quando si renderà conto di non reggere più il passo dei compagni si farà da parte senza che nessuno glielo dica o che lo spinga a farlo.
Domani sera, intanto, migliorerà un record già suo da una vita toccando quota 500 proprio davanti a Montella, non confermato alla fine della passata stagione alla guida della Roma per via della rivoluzione culturale voluta dal tandem Baldini-Sabatini. È troppo amico dei calciatori, si disse nella scorsa estate, dimenticando che – ad esempio – Montella la sera dell’esordio sulla panchina della Roma, a Bologna, lasciò Totti in panchina. Il capitano, un anno fa, provò a far sentire la sua voce: Montella merita di essere confermato, dichiarò pubblicamente, ma il suo suggerimento rimase inascoltato. Chissà che la coppia non si riproponga tra qualche mese, viste le perplessità di Luis e la stima che Sabatini nutre nei confronti dell’Aeroplanino.
Domani il Catania, domenica prossima il Cesena facendo bene attenzione, però, domani a non incappare in un giallo che lo porterebbe alla squalifica: Totti ha, teoricamente, a disposizione altri 180 minuti (abbondanti) per tentare di raggiungere, e possibilmente sorpassare, José Altafini che, con 216 reti, lo precede nella classifica dei marcatori all time della Serie A. Sarebbe l’unica soddisfazione di un campionato per molti versi da dimenticare, da cancellare e che per Francesco rischia di chiudersi, dopo nove anni, senza la doppia cifra nella classifica dei cannonieri. Ma quando c’è di mezzo Totti, mai dire mai…