(C. ZUCCHELLI) – Quando Totti e De Rossi sono andati sotto la Curva con i figli accanto erano rimasti in pochi, i più fedeli:
un buon finale aveva tolto ai tifosi persino la voglia di arrabbiarsi o contestare. Di applaudire, a parte il Capitano e il suo vice, non se ne parlava. D’altronde la stagione è quella che è. E Roma-Catania (2-2) non ha aggiunto nulla, è rimasta sospesa, un risultato che non serve a niente e nessuno: nuovo ciclo, nuovi proprietari, una dozzina di acquisti e alla fine è sempre Totti che salva da Roma e dopo averci messo la faccia dopo il pari contro il Napoli ci mette i piedi (sinistro e poi destro) contro i siciliani. […]
La cronaca della partita, invece, racconta, dopo il doveroso omaggio aGiorgio Rossi, di un primo tempo povero di emozioni e di una ripresa, quantomeno, più viva. Totti, come detto, protagonista nel male – sbaglia un rigore – e poi nel bene. E’ da lui che parte la prima occasione: Pjanic viene mandata in porta con un passaggio filtrante ma il bosniaco di destro calcia incredibilmente a lato. All’8’ rigore per la Roma: Osvaldo tira, Carrizo ribatte, sul pallone si avventa Pjanic che stretto tra i difensori del Catania cade a terra. Per Peruzzo è rigore, sul dischetto va Totti. E a conferma che questa è un’annata stregata il Capitano non solo si fa respingere il tiro, ma sulla respinta calcia alto con la porta spalancata. […]
Il Catania prova a farsi vedere con Lebrottaglie che mirascolosamente entra in area e di destro scarica addosso a Lobont, consentendo poi aMarquinho di spazzare. I due portieri sono i protagonisti della serata: alla mezzora è Gago a tentare da fuori area ma Carrizo è attento. Bravo il portiere argentino, bravissimo Lobont che al 40’ è ancora costretto a respingere d’istinto il tap in da due passi di Bergessio. Il primo tempo scivola via così, c’è tempo al 43’ per una gomito alto di De Rossi su Barrientos e per un fallo dello stesso argentino su Marquinho. Nel secondo tempo il copione cambia: Totti si danna l’anima per farsi perdonare l’errore ma Carrizo è sempre attento. Il portiere argentino però non può nulla quando al 7’ il Capitano dal limite dell’area prende la mira e col sinistro, proprio il piede con cui aveva mandato alto la ribattuta sul rigore, mira al palo destro. Gol sotto la Sud e baci a moglie, figli e maglia. In una parola: la vita.
Cinque minuti e Peruzzo assegna un altro rigore per un fallo di Heinze – ammonito, salterà Cesena – su Barrientos. Sul dischetto va Lodi che spiazza Lobont e pareggia i conti. Luis Enrique al 18’ cambia: fuori Osvaldo, dentro Bojan. E’ il Catania però a passare in vantaggio su schema da calcio d’angolo: passaggio indietro a Marchese che parte da casa sua e in corsa col sinistro batte Lobont. L’Olimpico non ha neanche più la forza di fischiare, il tecnico spagnolo prova a dare ancora una scossa mettendo Lamela al posto di Borini per i 20 minuti finali.
Ci deve pensare ancora Totti al 32’ a pareggiare i conti: Marquinho sulla trequarti apre per Pjanic, cross in mezzo per il Capitano che di destro in corsa solo davanti a Carrizo non sbaglia. Sbagliano invece prima Bojan, pallone alto sopra la traversa, e poi Pjanic che invece di servire un compagno tira addosso al portiere. La Roma prova in tutti i modi a vincere perché sa che un pareggio sarebbe inutile e la condannerebbe a restare fuori dall’Europa. Incredibile a 6’ dal termine quello che si divora Lamela, lanciato benissimo da Bojan e solo davanti a Carrizo che senza difficoltà respinge di piede il sinistro del connazionale. Tutta la panchina della Roma segue in piedi gli ultimi minuti e quando Peruzzo non dà il rigore per un fallo di Legrottaglie su Bojan lanciato a rete i romanisti impazziscono. […]