(G. GIUBILO) – Appena due turni, uno già avviato, e ancora si combatte su tre fronti. Almeno teoricamente, perché in pratica un verdetto lo ha già espresso l’anticipo pomeridiano. La Fiorentina, tornata alla normalità dopo il caos innescato dallla reazione di Delio Rossi, ha virtualmente sancito la retrocessione del Lecce, perché adesso il Genoa ha due partite a disposizione per mettere in tasca il punticino della salvezza. Stasera giocano in contemporanea le due grandi protagoniste della stagione, una volata il cui esito appariva segnato rimessa in forse dall’impresa del Lecce, che proprio a Torino ha conquistato l’unico punto delle ultime quattro partite. Facile dare ragione a Max Allegri quando sottolinea che lo scudetto sarà assegnato, in tempi brevi, a chi dopo questo turno sarà capolista. Dovesse perdere terreno la capolista, con un Milan vittorioso nel derby, sarebbe ininfluente la serata di chiusura, con i rossoneri al Meazza contro il Novara. Restassero così le cose, la Juve avrebbe forse un piccolo problema in più, ma comunque con l’Atalanta se la giocherà in casa, vantaggio non indifferente. Ma intanto vanno valutati i differenti livelli di difficoltà degli impegni di stasera. Perché la capolista sarà in trasferta soltanto per calendario: al Nereo Rocco di Trieste, provvisoria residenza del Cagliari già salvo, ci saranno diecimila tifosi bianconeri, a confrontarsi con i quattro gatti che avranno voglia di muoversi dalla Sardegna. Rappresenta sempre una grossa incognita lo scenario del derby, nonostante l’Inter abbia forse perduto l’ultimo treno per agganciare la Champions, con la disfatta di Parma. Ma una stracittadina propone fattori che vanno al di là delle attuali valenze tecniche delle protagoniste. Sul fronte europeo, qualche rischio per il Napoli a Bologna, dove Pioli ha fatto miracoli e non è appagato dalla salvezza in largo anticipo, poche le motivazioni ma la serenità aiuta. L’Udinese riceve il Genoa, che ancora non è rassicurato dalla matematica, ma sulla carta ha impegno decisamente più agevole, ora che l’organico è tornato quasi al completo. Ci crede ancora la Lazio, che forse riavrà Klose, vivrà comunque un pomeriggio non tranquillo a Bergamo, contro una delle squadre più in forma del momento, ancora tante e pesanti le assenze per Reja. Spazza via, la serata del congedo dall’Olimpico, le ultime chances della Roma di aggrapparsi all’Europa minore. Francesco Totti celebra con una doppietta la gara n. 500, dopo avere sbagliato due rigori, uno da fermo e uno in movimento, ma è sempre il più grande. Primo tempo con tanti sprechi, ripresa con tanti gol, Catania perfino avanti, la solita incapacità di piazzarsi sui calci da fermo. Non basta il generoso finale, occasioni tante, un rigore negato su Bojan, certamente più netto di quello concesso. Se non altro, la gente non si è annoiata. Ormai, arrivederci ad agosto.