(R. Maida) – C’è una Roma che non funziona più. E’ quella dei nuovi acquisti. Sarà un problema di gioventù, di carattere, di difficoltà atletiche, del preparatore Cabanellas o del mental coach Llorente, ma gli ultimi due mesi dei talenti del futuro sono stati terribili: se la squadra ha conquistato solo 22 punti nel girone di ritorno, contro i 31 dell’andata che pure non erano tantissimi, è anche colpa dei calciatori che hanno perso colpi.
IL FARO – L’esempio più evidente riguarda Miralem Pjanic, che diventerà un fuoriclasse ma non è ancora padrone della Roma: illuminante per metà stagione, in cui è stato formidabile per qualità e quantità, quasi invisibile da febbraio in poi. Tutto è cominciato con un problema muscolare, acuito dall’amichevole Bosnia-Brasile che ha creato molte discussioni all’interno della società. Pjanic si è fermato nel derby di marzo, appena successivo a quella partita, e da allora non è tornato se stesso […]
SORPRESA AMARA – L’altra immagine del crollo è Fabio Borini. Promosso titolare a gennaio, si è presentato al 2012 con 8 gol in campionato e uno in Coppa Italia. Un impatto incredibile. Ma dal 10 marzo in poi (Palermo-Roma 0-1) non ha più segnato. C’è stato anche uno stop di tre settimane per il secondo infortunio muscolare della sua stagione. Ma nel complesso, la versione migliore di Borini non si è più vista.
NERVOSI – E che dire di Osvaldo e Lamela, i due rinforzi più costosi della prima Roma di Baldini e Sabatini?
Nel girone di ritorno Osvaldo, di rientro dallo strappo alla coscia, ha beccato due espulsioni per totali quattro giornate di squalifica, quattro come i gol offerti a Luis Enrique. Lamela invece ha fatto due gol inutili contro Novara e Lecce, ha sputato a Lichtsteiner incassando la giusta squalifica di tre partite, ha sbagliato tante partite inclusa l’ultima contro il Catania, che avrebbe potuto dare un senso al campionato della Roma […]
IL PORTIERE – Male è andato anche Stekelenburg, che ha rimediato due cartellini rossi dall’arbitro Bergonzi (Lazio e Juventus) e ha concesso gol a raffica: quattro per volta solo a Cagliari, Bergamo e Lecce. E in questo caso l’attenuante dell’età non vale: Stekelenburg ha 29 anni ed è il portiere della nazionale olandese. Eppure ha giocato peggio di Lobont, che è sembrato più adatto al calcio di Luis Enrique.
GLI ALTRI – E se Josè Angel e Kjaer hanno mantenuto uno standard insufficiente per tutto il campionato, senza peggiorare, Bojan non può essere giudicato per mancanza di prove: dodici partite da titolare sono un campione poco significativo. Più duro il giudizio su Gago. Bene fino a dicembre, male dopo. Il migliore dei nuovi, per certi versi, è stato lo sconosciuto Marquinho (tre gol nell’ultimo mese). Ma sulla sua stagione non può essere applicato il confronto andata-ritorno: è arrivato a gennaio dal Brasile