(F.Cassini) – La Roma va avanti, che sia ancora con Luis Enrique in panchina o senza di lui. Eccome se va avanti. In attesa che si chiarisca il futuro della guida tecnica, a Trigoria si continua a lavorare per la pianificazione della prossima stagione: le strategie sono definite, qualche nome c’è già (su tutti l’olandese van der Wiel), quello che è certo è che la società interverrà in modo massiccio sul mercato, in particolare sul reparto arretrato, dove oltre che per gli esterni si farà un investimento anche per i centrali. Se Heinze sembra infatti orientato al ritorno in Argentina, Kjaer potrebbe restare solo se il Wolfsburg fosse disposto a rinnovare il prestito. Quanto a Juan, c’è da tenere presente una serie di variabili, dalla condizione fisica al reale interesse del Flamengo. «Siamo in attesa di indicazioni da parte della società» ha detto ieri il suo agente Michele Gerbino a Romanews. Intanto è quasi fatta per Musacchio del Villarreal (la Roma dovrebbe riuscire a prenderlo per una cifra vicina ai tre milioni), mentre il nome importante è quello di Silvestre del Catania. Discorso diverso per quanto riguarda l’attacco, dove gli scenari sono ancora in via di definizione. Innanzitutto la questione Bojan, il cui contratto prevede un secondo anno in giallorosso: due giorni fa in Spagna scrivevano che la Roma sarebbe intenzionata a lasciarlo tornare al Barcellona, ma da Trigoria è arrivata subito la smentita. Protagonista di una stagione di luci e ombre, anche per via di un ambientamento difficile, lo spagnolo è apparso in netta crescita nelle ultime partite la voglia di riscatto potrebbe essere uno stimolo in più per la prossima stagione. Da capire anche la situazione di Osvaldo, mentre si lavora per individuare un nome importante per rafforzare il reparto. Rinforzi arriveranno anche a centrocampo, dove potrebbe partire Gago, a meno che il Real Madrid non accetti di ridiscutere i sei milioni di riscatto per il prestito. Arriverà un titolare da affiancare a Pjanic e De Rossi e il nome buono è sempre quello di Cissokho del Lione, che è in scadenza 2013 e per il quale il club francese, che la scorsa estate chiese una cifra esorbitante, sarà costretta ad abbassare le proprie pretese