(M. De Santis) – Pensieri a puro titolo personale che da privati diventano pubblici e finiscono con il fare tanto rumore per nulla. Il consigliere d’amministrazione Giuseppe Pasquale Marra parla, la Roma preferisce stare zitta e UniCredit puntualizza. Il caso diplomatico inizia ieri mattina e finisce nel pomeriggio. Il membro del cda, ormai al ventennale dalla scoperta della propria fede romanista e famoso negli anni passati per le «lettere aperte ai tifosi della Roma», ha voluto commentare, tramite un lancio della sua Adnkronos, il momento della società giallorossa.
«Comprendo la delusione di amici e sostenitori della Roma – il passaggio base del pensiero di Marra – ancora ignoro quale sia il progetto per il futuro». Le parole,sono arrivate in un amen sia a Trigoria che a UniCredit: alla Roma le leggono e decidono di non rispondere, alla banca sorridono e decidono di intervenire con un’altra agenzia. In fondo, Marra, nonostante qualche assenza nelle ultime sedute del Cda, è un consigliere della Roma in quota Unicredit. Un’Ansa, battuta nel pomeriggio, chiude definitivamente la questione: «Il progetto e le strategie per il futuro dell’As Roma, peraltro chiari e condivisi con l’azionista di maggioranza (ovvero la cordata Usa di James Pallotta e Thomas DiBenedetto), sono confermate. Non mancherà occasione di condividere progetto e strategie con tutti i consiglieri a partire già dalla prossima riunione del cda». Riunione in programma lunedì con all’ordine del giorno la trimestrale e la «chiamata» dell’aumento di capitale da 50 milioni che verrà sottoscritto entro il 30 giugno. Il messaggio della banca, comunque, non è una novità per le orecchie degli americani: le stesse identiche cose sono state ribadite lunedì in una telefonata tra il Vice Direttore Generale di UniCredit Paolo Fiorentino a James Pallotta. Piena fiducia e condivisione totale nei programmi presenti e futuri della Roma americana, quindi. Compreso il tour estivo negli Usa. Nessuna novità, e quindi percentuali in discesa, per quello di fine campionato in Birmania.