(A. Pugliese) – “Scusate, ma il progetto non è fallito”. È la difesa di Franco Baldini alle sue idee, alla Roma, alla sua rivoluzione. Arriva ieri da Sky Tg24, ma soprattutto dopo l’addio di Luis Enrique, con il d.g. giallorosso che al tecnico aveva legato a doppio filo la sua permanenza a Roma. «Le dimissioni? Non lo posso fare, sarebbe come premiarmi in una maniera che non merito. Lunedì c’è un cda, dove non tutti sono contenti del mio operato. Rimetterò il mandato al loro giudizio. Ho 4 anni di contratto, ma se non sono contenti saluto e vado via».
Scenario Non succederà, Baldini ha ancora la fiducia del cda. Ma la mancanza di risultati non aiuta. “Che volesse andar via, Luis ce lo ha detto dopo il k.o. con la Fiorentina — continua il d.g. —. Gli abbiamo chiesto di pensarci, il suo operato è buono. Ha avuto una consunzione fisica, un dispendio di energie che lo ha fiaccato. Ma la Roma è terza in tutte le statistiche sulla qualità del gioco, dietro Juve e Milan: possesso palla, tiri, supremazia territoriale”. […]
Panchina Così, mentre il tecnico spagnolo riceveva il tapiro da Striscia («È l’unico premio vinto a Roma, dove potrei anche restare a vivere — ha detto Lucho —. Nel mio armadietto ancora non c’è la tuta di Montella. Problemi con Totti? Meglio che lo chiediate a lui»), la Roma studia le soluzioni. Montella resta il favorito, come dimostra la conferenza annullata a Catania. Non ci fosse stato l’Europeo, Baldini avrebbe pensato a Prandelli, mentre Villas Boas è in ribasso.[…]
Futuro Ieri, intanto, c’è stata l’assemblea dei soci di Unicredit. Nessuna «fiammata» anti-Roma, anche se l’a.d. Federico Ghizzoni ha chiarito che la partecipazione nel club “ha avuto un impatto negativo di 12 milioni”, cioè la svalutazione nel bilancio 2011 di Unicredit della quota detenuta nella Neep, società che controlla la Roma. Lunedì, nel cda giallorosso, verrà «chiamato» l’aumento di capitale di 50 milioni, dove Unicredit ha già anticipato la sua parte (21 milioni) e gli americani circa 10.