(A. Vocalelli) – Deve aver letto i giornali prestissimo. Perché di prima mattina Franco Baldini era già informatissimo, pronto di conseguenza a informare in privato i suoi collaboratori, pronto poi in pubblico a informare i tanti tifosi della Roma. Del suo dispiacere, tante volte espresso, per l’addio di Luis Enrique. Del suo desiderio, assolutamente apprezzabile, di voler affidare il suo mandato al prossimo Cda, perché decida liberamente e serenamente del suo futuro. Del suo contratto.
E così come ci siamo espressi chiaramente su Luis Enrique, a cui abbiamo rivolto un’infinità di critiche tecniche senza mai permetterci altro, e anzi apprezzando la sua onestà nel riconoscere gli errori, così diciamo chiaramente che sarebbe uno sbaglio, macroscopico, se la Roma ora mettesse in discussione il suo direttore generale. Non c’è dubbio che Franco Baldini abbia sbagliato: la realtà è sotto gli occhi di tutti e solo gli adulatori di professione fingono di non capirlo. Scavalcati a sinistra, spiazzati, dall’interessato che, come detto, onestamente ha raccontato la sua verità. Sull’anno che sta per finire.
Ma questo è il passato e la Roma, oltra a una proprietà maggiormente presente, ha bisogno soltanto di guardare al futuro. Con un allenatore serio e capace come Montella, con il miglior talent scout d’Italia, Walter Sabatini, con un dirigente esperto e intelligente come appunto Franco Baldini. Difficilmente, nei ruoli chiave, un club potrebbe avere di meglio.