Ho parlato con Lotito, ci ho parlato per 7 secondi e ho declinato un ruolo che non avevo capito neanche quale fosse. Si parlava del ruolo di responsabile organizzativo per gli eventi perché ha trovato straordinaria l’idea del microfono d’oro, che è il premio dell’espressione popolare. Baldini ha fatto una cosa di una gravità estrema ancor prima delle sue dichiarazioni. Ha creduto di poter gestire questa piazza giocando su alcuni aspetti sentimentali, e quando si toccano i sentimenti si invade un campo delicatissimo, dal quale con estrema difficoltà si riesce a tornare indietro. l’intitolazione del campo ad Agostino Di Bartolomei è stata una grande paraculata, io non so chi l’abbia consigliato in questa crociata di propaganda. Baldini è convinto di poter gestire una società frammentata. Chi conta realmente in questa Roma? Baldini è andato fuori di testa, non riesce più a gestire la sua emotività rispetto a Roma. E’ uno che mi chiama e mi dice “ma come può aver vinto il premio Mario Corsi”. Con tutti i cavoli che ha la Roma si preoccupa di una cosa che è assolutamente periferica alla società? Anche Baldissoni poi è andato al Comune recriminando l’assegnazione di questo premio. Loro sono venuti a Roma convinti che dovessero lavorare prima su una piazza facile da gabbare secondo il buon Baldini, che sul progetto. Hanno sbagliato tutto, Baldini è il primo responsabile di questo disastro. E’ una Waterloo romanista. Sono arrivati a Roma che bisognava rompere la vecchia tradizione tra radio e società per sostituirlo con un’altra radio e una nuova società. Hanno fallito su tutti i fronti, dovevano affrontare la piazza in maniera più diretta, semplice e rispettosa e non fare ricorsi ad espedienti.
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Fonte: RadioIes