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GAZZETTA DELLO SPORT Ciao Roma. Da Kjaer a Osvaldo dove li rivedremo?

Luis Enrique ed Osvaldo

(A. CATAPANO) – Potrebbe sembrare un paradosso, che il cannoniere stagionale della Roma non compaia nella lista degli intoccabili, e anzi sia in cima a quella dei giallorossi in bilico. Ma non lo è. Primo, perché al termine di una stagione così il senso di precarietà che si respira a Trigoria non può risparmiare nessuno, perciò tutti, chi più chi meno, tranne Totti, rischiano di andare incontro ad un destino, per dirla con Soriano, triste, solitario y final. Secondo, perché 11 gol in 26 partite e 2.201 minuti — media una rete ogni 200′ — non bastano a raccontare la stagione di Osvaldo. Purtroppo per lui, c’è dell’altro.
Milioni e mattane Innanzitutto altri numeri pesanti. Come il costo del cartellino: 15 milioni più bonus qui e bonus là che hanno fatto lievitare il prezzo a 18 o giù di lì. L’Espanyol ha incassato e ringraziato, nove mesi dopo la Roma si chiede se ne sia valsa la pena. Poi, c’è il numero delle giornate saltate per squalifica, quattro (cinque con la sospensione imposta dalla società a Firenze), figlie di diverse mattane: cazzotto a Lamela, falli di frustrazione, insulti agli arbitri. Infine, il numero che tutto sintetizza: 5,85, la media voto, decimo più decimo meno, con cui Osvaldo chiuderà il suo primo campionato romanista. In linea con il resto della squadra, ma Totti è riuscito a tirarsi fuori dal limbo, promosso con 6,37, a quasi 36 anni ancora il migliore della Roma.
L’inizio della discesa C’è stato un momento in cui Osvaldo aveva messo le mani sul mondo: la Roma era diventata sua, la Nazionale gli aveva aperto le porte, proprio nell’anno degli Europei. Poi, quel maledetto crac muscolare che è stato l’inizio della fine. Da lì ha preso una discesa inarrestabile. Oggi l’Europeo di Osvaldo è un posto al centro del divano di casa, l’italoargentino rischia di restare fuori pure dal listone dei 30 che sarà comunicato oggi. Probabilmente l’amicizia di Baldini con Prandelli non gli ha giovato. In questa sua stagione pirotecnica Osvaldo ha pensato bene di accendersi pure col d.g. sulla questione personalità della squadra sì o no. Magari Baldini avrebbe potuto mettere una buona parola.
L’epilogo Insomma, un generoso, ma pure una testa calda. Un centravanti abbastanza completo, ma un po’ recalcitrante a partire dalle fasce. Per questo, il probabile arrivo di Montella rischia di fargli venire qualche dubbio esistenziale: dove mi schiererà? Diventerò la riserva di Totti? Meglio che scappi via? Non a caso, Osvaldo l’altro giorno era il più amareggiato dalle parole di Luis Enrique. Lui e un altro gruppetto di precari in bilico: Kjaer, Heinze, José Angel, Rosi, Gago, Marquinho, Bojan, ecc… Che fine faranno con Montella? Chi rivedremo di questi dopo Cesena?

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