(L. Valdiserri) – Chiusa la stagione al settimo posto e fuori dall’Europa, a meno di Scommessopoli, la Roma pensa al futuro. Con i nervi tesi. Il nome per l’allenatore è già stato fatto: Vincenzo Montella. Da Catania, però, il presidente Pulvirenti sbatte la porta: “Se mi telefonano non rispondo nemmeno: la Roma può pensare a Montella tra 12 mesi, perché i contratti si rispettano”. Il d.s. romanista Walter Sabatini, però, non risparmierà pochi centesimi: “Pulvirenti è una persona cortese e risponderà sicuramente. Montella è un’ipotesi corretta, perché è un allenatore molto bravo, ma il nome non l’abbiamo tirato fuori noi. Non è l’unica soluzione. I tempi per il nuovo tecnico? Sette-dieci giorni”.
Montella da parte sua è chiarissimo: “Ho un contratto e intendo rispettarlo, ma il Catania sa benissimo che ho una debolezza, e quella debolezza si chiama Roma. Per tanti motivi”. Molto dirette anche le parole di Daniele De Rossi (…): “L’allenatore? Ne avevamo uno bravo, ma andrà via. Montella? Qui aveva fatto bene, io ero favorevole che rimanesse l’anno scorso. Il bilancio calcistico è negativo, ma io sono arrivato anche quint’ultimo, per cui farlo passare come l’anno peggiore della storia della Roma è sbagliato e chi lo fa è perché ha interessi personali. Questa Roma ha bisogno di investimenti pesanti e di un’organizzazione importante e veloce”. Un po’ piccata la risposta di Sabatini: “Prendiamo le parole di Daniele come stimolo, ma in realtà non erano necessarie: sappiamo bene cosa fare”. Oggi è previsto il CdA della As Roma e domani Franco Baldini partirà per Boston.