(A.Austini) – La Roma riflette, Montella aspetta e spera. Non cambia il quadro sulla panchina romanista al termine di una giornata di intenso lavoro:per la prima volta dopo il summit americano con i proprietari,Baldini ieri si è riunito con Sabatini e Fenucci a Trigoria. La «triade» ha fatto il punto su varie questioni, a partire dalla scelta dell’allenatore. La più urgente. L’Aeroplanino resta al centro dei pensieri romanisti, favorito perché a portata di mano rispetto ad altri, ma tuttora oggetto di lunghe e laboriose riflessioni. Baldini e Sabatini, dopo aver parlato più volte con Montella, hanno ancora dei dubbi. Non preoccupano tanto le pretese di Pulvirenti (oggi attese novità dal cda del Catania), piuttosto i dirigenti non vogliono lasciare nulla al caso prima di decidere. A entrambi piace parecchio Villas Boas e fino a che non si accorderà con il Liverpool proveranno a convincerlo ad accettare la proposta giallorossa con un anno di ritardo. Baldini sogna Guardiola ma per quest’anno non se ne parla, Sabatini ha contattato Emery quando ormai si era legato allo Spartak, nella lista dei desideri restano comunque un paio di candidati oltre a Montella e Villas Boas. La Roma non ha fretta e potrebbe superare il termine di dieci giorni che si era data alla fine del campionato per scegliere l’allenatore. Lo cerca ormai da un mese, perché Luis Enrique ha comunicato il suo addio a Baldini il 25 aprile dopo Roma-Fiorentina, ma prende tempo per arrivare a una decisione condivisa da tutti. Montella non può far altro che attendere. È a Roma da venerdì scorso, cerca di interpretare i segnali e di non perdere la pazienza: per lui è in gioco la partita della vita. Intanto Sabatini imposta il mercato a prescindere dal tecnico. Il primo acquisto sarà il terzino Dodò che in gran segreto qualche settimana fa è passato per Roma dove si è fatto visitare il ginocchio operato: non appena otterrà il passaporto portoghese verrà tesserato. Qualche problema burocratico in più per Castan, l’altro difensore del Corinthians in arrivo per 4 milioni e mezzo: la sua prima domanda di richiesta del passaporto italiano è stata bocciata. A Trigoria i dirigenti hanno anche aggiornato i piani di merchandising e marketing con il direttore Winterling seguendo gli aggiustamenti concordati da Baldini negli Usa, mentre non è ancora fissato il budget di mercato. Da quello dipende la possibilità di partire all’assalto di Jovetic. Il grande sogno.