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GAZZETTA GIALLOROSSA Se si voleva Montella…Era già qui!!!

Vincenzo Montella

Scadono oggi i dieci giorni che il direttore sportivo della Roma Walter Sabatini, e con lui tutta societa’,si erano presi per rendere noto il nome del novo allenatore giallorosso. Tutto sembrava portare all’imminente ritorno del “figliol prodigoMontella. Tutto fino ad una settima fa,  quando la dirigenza romanista si rese conto di non aver fatto i conti con le volontà di Pulvirenti e del Catania Calcio, desiderosi di “picchettare” il decollo del loro Aereoplanino. Ed e’ così che in pochi giorni, invece, si  passa dal nome quasi certo al 90% del nuovo allenatore della Roma ad uno sfrenatico e spesso sconclusionato toto-allenatore. Voci che rimbalzano da testata a testata, da frequenza e frequenza, nomi di allenatori che secondo quello o secondo quell’altro potranno ereditare il trono lasciato libero dallo stressato Luis Enrique. Perché non Villas Boas per il nuovo ciclo si domandano in molti, altri invece sognano un utopico ritorno nella capitale del boemo Zeman. Nomi caldi, tecnici che comunque nel bene e nel male spostano l’opinione pubblica, sempre più preoccupata da una situazione che definire paradossale sarebbe ben poco. Senza dimenticare gli allenatori che di passaggio giornalmente vengono accostati alla compagine capitolina: Bilsa, Emery, Rodgers, Capello e Benitez. Verrebbe da pensare, e sarebbe anche lecito, che le idee dei dirigenti della Roma a questo punto sono nuovamente confuse. Se una grande squadra, e tale la Roma deve essere, vuole una cosa va in provincia e se la conquista: se Baldini e Sabatini avessero voluto, in quattro e quattro otto, chiudere per Montella dovevano farlo subito, senza titubare e temporeggiare. Non bisognava dare tempo al Catania di prendere una posizione di difesa e al suo presidente di convincere la piazza catanese che Montella sarebbe rimasto al timone degli etnei anche nel prossimo campionato. Ora cosa succederà? Si andrà a bussare, capo chino, alla porta degli isolani con un contratto che esaudirà le loro richieste? Sarebbe irragionevole accontentare lo sfrontato Pulvirenti con contropartite tecniche o conguagli cash (si parla di una cifra pari a 3 milioni), considerando i rischi tecnici e, il buon Vincenzo non ce ne voglia, il fatto che si andrebbe a riprendere l’allenatore che un anno fa ti costava un quarto di quanto lo andresti a pagare oggi. Non arriva, forse, nel momento storico migliore della squadra capitolina, il possibile ritorno di Montella. Dopo i fallimenti del passato anno con Lucho, sarebbe audace affidare la squadra ad un tecnico poco navigato e con poche partite importanti sulle spalle. La piazza romana vuole bene all’uomo dei quattro gol nel derby, ma non accetterebbe un’altra stagione pregna di mediocrità. Arriverà un giorno il momento del gran ritorno di “Vincenzino” nella capitale: e quel giorno, magari, saremo tutti li, a braccia aperte, ad accogliere un tecnico più pronto e affermato. Si attendono comunque risvolti positivi sulla situazione inerente il nuovo allenatore, a stretto giro di boa: risposte ai brusii preoccupati della gens capitolina, mosse e strategie da grande squadra, ma soprattutto acquisti mirati per rendere la nostra Roma sempre più forte e convincente nel minor tempo possibile e senza far vivere ai tifosi, un’altra e umiliante stagione di transizione.

Nicolo’ Ballarin

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