Parte oggi la nuova rubrica di Gazzettagiallorossa.it “LO STALLIERE DEL RE” a cura dell’agente Fifa Dario Canovi, che ogni settimana commenterà le vicende in casa Roma e non solo.
SITUAZIONE ALLENATORE
Zeman è la scelta migliore che si potesse fare in ogni senso: primo per dare entusiasmo ad una tifoseria, secondo perché torneremo a vedere un calcio divertente e produttivo, e credo che sia la cosa più bella in questo momento in cui i tifosi hanno bisogno di ottimismo e di bel gioco, terzo il contratto annuale è la dimostrazione dell’onesta di un allenatore come Zdenek Zeman. La cifra sarà inferiore a quella che avrebbe percepito un allenatore che ha meno esperienza e titoli di lui come Montella, è la dimostrazione di quale voglia che ha Zeman di tornare ad allenare la Roma e Totti. Chiunque ha visto giocare quest’anno il Pescara, non può avere dubbi: poche squadre in A giocavano un calcio così bello.
MERCATO
Io credo che i dirigenti debbano capire le necessità di Zeman, un pò come faceva Pavone al Foggia. Non sarà mai lui a dire “voglio questo giocatore”. La Roma deve rafforzarsi in maniera determinante al centro della difesa, per il resto, credo che ci sarà ancora bisogno di uno o due difensori esterni. Consigli? Un po di quei soldi che la Roma risparmierà con Zeman, li potrebbe spendere per Piszczek. Il calcio europeo è meglio per il gioco di Zeman, è più produttivo cercare in Francia, Germania e altri paesi europei, che sono sono pieni di giocatori che possono diventare estremamente redditizi dal punto di vista economico e tattico.
CALCIOSCOMMESSE
Oggi ho sentito il Presidente del consiglio, dire che dovremmo fermare il calcio per 2-3 anni. Non arrivo a dire a questo, ma fermarlo per 2-3 mesi credo sia più giusto. Alla fine di tutte quelle inchieste, credo che si debba fare un unico processo, per arrivare alla definizione di tutte queste problematiche e fare una giustizia unica e non a rate. E’ deprimente vedere che nonostante gli scandali precedenti, c’è ancora chi ritiene giusto truccare le partite.
A cura di Nicolo’ Ballarin