(F. Balzani) – L’ufficialità ancora non c’è, ma Zeman ormai parla da romanista: «Con la società siamo a buon punto». In un’intervista a Sky, nel penultimo giorno da allenatore del Pescara, non si tira indieto neanche davanti agli scenari futuri: “Se Totti dimostrerà di essere il più bravo in quel ruolo giocherà sempre”. La sua Roma si delinea, così, con un punto fermo e con tanti giovani, segno della continuità del progetto di Baldini e Sabatini: “A me piace la gente che si vuole migliorare a 18 anni come a 30”. Nella sua intervista da romanista ufficioso Zeman torna anche sul passato: “Sono andato via per un problema politico. Nel ’98, quando è uscito lo scandalo, la squadra ha perso più di 20 punti per la decisione degli altri. Continuando con me, credo che la società non avrebbe fatto meglio l’anno dopo, quindi è giusto che abbia cambiato”. Il boemo nello staff vorrebbe portare Michael Konsel, portiere della sua Roma che fu.
L’arrivo di Zeman, insomma, non cambia le linee guida del progetto Roma, ma alcuni nomi sì. Nel ruolo di primo centrale, al fianco di Burdisso, il Boemo preferisce Ogbonna a Rolando (4 milioni la differenza tra Roma e Porto). L’ostacolo è il prezzo, circa 18 milioni. Troppi considerando che servono altri due centrali viste le probabili partenze di Heinze, Juan e Kjaer. Silvestre costerebbe solo 8 milioni mentre Castan, nonostante le smentite, sembra a un passo dall’accordo con la Roma per 5 milioni. Con l’arrivo di Zeman salgono le quotazioni di Rosi al quale potrebbe essere affiancato un terzino esperto come Cassani mentre a sinistra, oltre a Dodò, spuntano i nomi di Kadlec del Leverkusen (7 milioni) e di Dossena del Napoli. Cassetti, allenato da Zeman a Lecce, spera. L’investimento più importante verrà concentrato a centrocampo. Verratti è il primo nome della lista. Poi Witsel del Benfica e Eriksen dell’Ajax, valutati entrambi 15 milioni. In panchina spazio a Marquinho, Florenzi e Viviani mentre si allontana Gago che costa troppo e non piace al boemo. Non subirà modifiche, infine, l’attacco. La Roma ha tolto dal mercato Osvaldo, ammirato da Zeman. L’unico in dubbio è Borini corteggiato da Inter e Psg. Se la Roma dovesse rinunciare alla sua metà (l’altra è del Parma) si lancerebbe su Destro o Insigne mentre Piscitella dovrebbe andare a Pescara per far spazio a Caprari.