Il Presidente del Pescara Sebastiani è intervenuto ai microfoni di “Te la do io Tokyo” per commentare le voci che darebbero per ormai certo il passaggio di Zeman alla Roma. Queste le sue dichiarazioni:
“La nostra società è fatta di pescaresi, gente che ha a cuore questi colori. Abbiamo fatto un mezzo miracolo, gli avversari ci applaudiva quando uscivamo dal loro stadio. La nostra cavalcata è irripetibile, proprio per aver fatto parlare di noi tutta Italia.”
Quando Zeman l’ha avvisata?
“Premetto che il mister è una persona correttissima, ho avuto modo di trascorrere un anno con lui. Essendo nuovo in questo mondo, ho avuto modo di imparare parecchie cose da lui, come penso lui abbia fatto con Pescara. La sera che l’ho incontrato per la prima volta aveva gli occhi che gli brillavano. Evidentemente Pescara è una tappa che avrebbe voluto percorrere agli inizi della sua carriere. Con lui c’è un rapporto di correttezza, già 6 mesi fa mi disse che sarebbe rimasto a Pescara a prescindere, ma se fosse passato un treno importante ci sarebbe voluto salire, per una serie di motivi. E il più importante si chiamava Roma. Lui abita lì, la lasciò a suo tempo per motivi che non erano assolutamente tecnici. Lui aveva voglia di riprovare su questa panchina. A mio avviso è ancora oggi molto combattuto, ha Pescara nel cuore. Ma non è un problema economico nè di programmi. Mi auguro per il bene del mister che non sia una scelta di facciata. Lui è un grande allenatore e si merita di guidare una grande squadra. Mi dispiace che prima di andare su di lui ci siano state altre candidature, per me è il numero uno. Decidere di sceglierlo dopo aver parlato con altri mi sembra che lo sminuisca un po’”.
Speranza di trattenere Zeman?
“Onestamente non comprendo questo tempo che passa. Ma non voglio illudere nessun tifoso, qui non c’è nessun tradimento, è una scelta che trova un cuore spezzato. In questo momento la parte che comanda è quella giallorossa”.
Verratti
“Sabatini ha sempre avuto un debole per lui, ma non ce l’hanno mai chiesto”.