(G. Piacentini) – Pensi a Zeman e subito ti viene in mente il tridente. Pensi agli attaccanti della Roma e ce n’è uno più degli altri che in quel tridente si troverebbe a meraviglia. È Fabio Borini, una delle poche note positive della stagione appena conclusa. Talmente positiva che Cesare Prandelli lo ha preferito a calciatori molto più in voga in questomomento (Destro) o più esperti (Pazzini, Gilardino, Borriello e il compagno di squadra Osvaldo) e ha deciso di portare lui all’Europeo.
Il fatto – è ancora presto per chiamarlo problema anche se rischia di diventarlo – è che il cartellino di Borini è a metà tra la Roma e il Parma che entro il 22 giugno, cioè tra meno di tre settimane, dovranno decidere il suo futuro. L’ex attaccante del Chelsea è sempre stato chiaro: lui a Roma si trova bene e non ha intenzione di tornare a Parma. La società emiliana, da parte sua, ha ribadito che la Roma ha una corsia preferenziale per il riscatto del calciatore. Questo però non significa che la società giallorossa sarà l’unico interlocutore in una trattativa che potrebbe complicarsi da un momento all’altro. Perché il giocatore non piace solo a Trigoria ma anche all’Inter e al Paris Saint Germain (Ancelotti lo ha avuto al Chelsea quando era giovanissimo e lo ha fatto esordire in prima squadra), due società che hanno gli argomenti giusti per far vacillare le buone intenzioni del Parma. Che in realtà sono già meno buone rispetto a qualche mese fa, quando si parlava di un rinnovo a u t o m a t i c o d e l l a comproprietà per un’altra stagione. Ora non se ne parla più e la sensazione è che gli emiliani vogliano monetizzare al massimo la loro metà del giocatore: se poi a comprarla sarà la Roma o qualche altra squadra al Parma interessa poco. Interessa però alla società giallorossa, che è stata brava a gennaio ad assicurarsi con 2 . 3 milioni d i euro l a comproprietà inserendo nell’affare anche Stefano Okaka, ma che potrebbe perderlo se non si arriverà ad un accordo. Anche se ha una priorità più alta rispetto alle altre, la questione Borini non è la sola da risolvere. Col Wolfsburg, ad esempio, si dovrà trattare il riscatto di Simon Kjaer: secondo gli accordi stabiliti lo scorso anno la Roma dovrebbe versare 7 milioni ma l’obiettivo è almeno dimezzare quella cifra. La società intanto si sarebbe premunita bloccando Astori, 25enne difensore del Cagliari. L’opzione per quello di Gago («Del mio futuro non so niente, dovremo parlare» le sue parole dopo Argentina-Ecuador) è invece scaduta il 31 maggio e non è stata esercitata perché l’argentino non sembra idoneo al gioco di Zeman. In uscita c’è da risolvere la grana Borriello, di ritorno dalla Juve e con un ingaggio fuori portata (5.4 milioni lordi per tre anni). Anche di questo parleranno nelle prossime ore Sabatini e il boemo. Giovedì pomeriggio in una location al centro di Roma saranno presentate le maglie della prossima stagione.