(A. Austini) – I soldi sono già nelle casse della Roma. Quasi tutti: i 20 milioni di Unicredit e una buona parte dei 30 che spettano al consorzio americano. Il resto arriverà entro fine mese, prima della chiusura di un bilancio in perdita di circa 50 milioni che verrà appunto coperta dall’aumento di capitale già deliberato per la stessa cifra. Ma la chiusura del procedimento slitta. Non più il 30 giugno, presumibilmente fine settembre.
I motivi sono tecnici: la Consob, come accadde per l’Opa lo scorso anno, ha chiesto alla Roma di allegare al prospetto da inviare ai soci di minoranza per la ricapitalizzazione i dati di bilancio aggiornati alla prossima chiusura. Per questo, con l’estate di mezzo, si finirà a settembre. I soldi “vitali”, intanto, sono arrivati sotto forma di “finaziamento soci” che al termine della procedura verrà convertito in aumento di capitale. È probabile che americani e banca saliranno oltre il 90% nel controllo della società: il preludio all’uscita dalla Borsa.