(M. Pinci) – Zdenek Zeman torna a Roma 13 anni dopo. Il volto solo un po’ più segnato, le idee però sono quelle di sempre. “Vorrei riuscire a regalare emozioni”.
E a vincere: “Mai visto nessuno che non lavora per questo, ma bisogna crederci”. Quasi 500 i tifosi corsi a dargli il benvenuto a Trigoria, mentre Baldini giura:”È qui perché lo merita”. Lui, Zeman, si limita a un: “Sapevo sarei tornato, sono felice”, sorride serrando le labbra per nascondere un pizzico di emozione.
Dimenticato l’addio del ’98 quando le polemiche con Juve e arbitri spinsero Sensi a salutarlo: “Sono stato penalizzato – ammette – ma non cerco rivincite”. Eppure l’idea di Baldini di “non parlare degli arbitri” non lo convince: “Penso sia sbagliato, ma mi adeguo”. E a chi gli chiede se è cambiato risponde: “Mi converrebbe dire di sì, ma non sono tanto d’accordo “. L’importante è riaprire Zemanlandia, antidoto agli scandali: “Oggi il calcio ha perso credibilità. Ai miei tempi invece la gente si divertiva e riempiva lo stadio”.