(A. Pugliese) – La speranza è che vinca la scaramanzia. E che la nuova maglia della Roma riprenda quella dello scudetto dell’82-83colletto, una punta di rosso in più e fascia arancio su maniche e calzettoni non solo nei ricordi. In attesa di vedere come andrà, la Roma ieri si è fatta un regalo per i suoi 85 anni, presentando nella bella location dell’Ara Pacis la 1a maglia 2012-13 le altre due verranno svelate in ritiro e negli Usa. «Qui c’è un entusiasmo unico. Dobbiamo essere moderni, ma senza dimenticare la storia», ha detto il direttore il commerciale Christoph Winterling. Un’occasione per farsi gli auguri e lanciare la stagione prima degli altri, come per la campagna abbonamenti.
Beata gioventù A presentare la maglia non c’era Zeman, ma Valerio Verre, classe ’94, uno dei migliori prodotti del vivaio. Quasi un simbolo Luis Enrique lo utilizzò in Coppa Italia ed Europa League, per indicare il tracciato. «Vogliamo costruire una Roma spettacolare e vincente partendo dai giovani che Zeman può far crescere», ha detto l’a.d.Claudio Fenucci. Che poi ha chiarito: «Il Milan? Sto benissimo a Roma e voglio restarci. Il prossimo passo sarà parlare con le istituzioni delle 3-4 aree individuate nella short list per la costruzione dello stadio». La Roma, insomma, ha fretta di ripartire, ma senza esorcizzare il passato. «Luis Enrique? Sono più dispiaciuto che deluso, resta una grande persona», ha detto Baldini. Con l’asturiano che dalla Spagna ha fatto il punto così: «Dopo 4 anni da tecnico, mi prendo una pausa per studiare. José Angel? Può arrivare in nazionale». Forse è anche per questo che è stato scelto Zeman, per trasformare in oro ciò che non luccica. «È immutato — dice Baldini —. A lui chiediamo l’emozione perfetta: far rinnamorare la gente, con i risultati. L’obiettivo è vincere nel minor tempo possibile». Per riuscirci, servono top player. «Sono già pronti per sbocciare riferimento ai vari Pjanic, Lamela e Bojan, ndr. Dentro questa maglia ci metteremo dei campioni e qualcuno ci diventerà».
Mercato La Roma su cui non trovano conferme i rumors di un allontanamento dell’a.d. Pannes ha delle priorità. «Prima di tutto verrà posto riparo in difesa — continua il d.g. —. Il Brasile? Lì abbiamo delle cose già ben avviate». Dodò, Castàn e Marquinho sono affari praticamente fatti, mentre è in crescita il gradimento su Arouca centrocampista del Santos. «Giuseppe Rossi? Non può più essere un obiettivo reale», chiude il discorso Baldini. La Roma ha bisogno di giocatori pronti e Pepito, dopo due operazioni e con alle porte una terza, non può esserlo. In uscita Antunes: l’offerta del Paços de Ferreira è quella giusta.