(M. BASILE) – E’ una grande notte per il difensore danese: ha annullato Robin Van Persie, incrociato anche Afellay e Robben e tenuto botta. Ha diretto la difesa assieme al capitano, Agger, e regalato un paio di lanci di cinquanta metri da applausi, con una sicurezza che i tifosi della Roma sono sicuri di non avergli mai visto nella scorsa stagione. Grande sicurezza, ma anche – va detto – tre secondi da cinebrivido, stile Olimpico, quando Huntelaar gli ha preso il tempo in area e si è presentato solo davanti al portiere. Poteva essere il gol del pareggio. «Aveva un metro e mezzo di vantaggio e ne ha approfittato. Meno male che Andersen è stato bravo». Adesso Kjaer, che si presenta in zona mista con i capelli biondi raccolti in una coda da samurai, è quello che parla più volentieri di tutti. Mentre i compagni sfilano in silenzio, qualcuno saluta vecchi amici o firma autografi, Kjaer è preso d’assalto dai giornalisti danesi. (…)
La Roma sta studiando una strategia: tecnicamente, Kjaer non è più un giocatore giallorosso. Il prestito con diritto di riscatto è scaduto il 30 maggio, la Roma ha chiesto il rinnovo del prestito ma il Wolfsburg ha detto di no. Vuole i soldi pattuiti nell’accordo, 7 milioni. Che la Roma giudica eccessivi. E’ possibile che Sabatini proponga ai tedeschi un rinnovo del prestito ma stavolta con obbligo di riscatto a 4 milioni. La novità è che Kjaer, nonostante la stagione da brividi, non ha perso fiducia nella Roma. La considera una sfida da vincere. «Sabatini mi conosce, sa che io voglio restare. Al Wolfsburg non torno» . Gli Europei potrebbero complicare i piani dei giallorossi: dovesse andare avanti nel torneo, con queste prestazioni, sarà più difficile strappare il rinnovo del prestito (più lo sconto), ma almeno, stanotte, qualcuno ha una certezza in più: è lo stesso Simon Kjaer. (…)