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CORRIERE DELLO SPORT Totti esterno? I tifosi si spaccano

Totti calcia e segna il suo 214°gol in serie A

(R. Maida) – La fascia di capitano sulla fascia della Roma divide i tifosi. Gli amanti dei numeri si schierano contro: allontanandosi dalla porta, nell’ultimo campionato Francesco Totti ha fallito l’attacco alla doppia cifra per la prima volta in dieci anni. Si è fermato a 8 gol, mancando di un passo l’aggancio a Josè Altafini nella classifica dei marcatori in serie A di tutti i tempi. Dall’altra parte, nel fronte dei possibilisti, si pongono quelli che ricordano il Totti del biennio zemaniano, un numero dieci atipico che disegnava calcio partendo dalla posizione di esterno sinistro. Un fuoriclasse giovane eppure maturo, che segnava e faceva segnare. (…)

SUL SITO – Il nostro sondaggio, alla fine, ha premiato gli amanti di Totti-gol, cioè di Totti nella versione più pericolosa in fase realizzativa. La domanda che attraverso il nostro sito internet ponevamo agli utenti era: «Totti può rendere ancora al massimo sulla fascia nel 4-3-3?» . Il punto è proprio quello. Totti alla Roma serve perché esiste, a prescindere dal ruolo e dall’avversario, dall’età e dalla luna. Ma come si fa a sfruttarne le qualità nel modo più funzionale alla squadra? Secondo il 56 per cento dei votanti, Totti perderebbe efficacia da esterno. Rischierebbe di essere stritolato dalla parola equilibrio, che nel calcio a tutta velocità è una risorsa imprescindibile. Il resto, che non è una minoranza silenziosa ma è una percentuale dimolto superiore al 40%, è invece convinto che l’idea di Zeman di restituirlo alle abitudini giovanili non sia campata in aria. E che anzi Totti renda meglio se accompagnato da un centravanti.

MOTIVAZIONI – Forse il risultato è stato influenzato anche dalla frase di Cassano, che ieri dalla Polonia ha scherzato sul ritorno di Zeman alla Roma e sul possibile decentramento di Totti: «A 36 anni Francesco dovrà correre. E dire a Totti di correre è dura… Io lo farei giocare punta centrale ma spetta all’allenatore decidere» . Proprio la brillantezza atletica sarà alla base delle considerazioni di Zeman. Se Totti non fosse in grado di garantire un buon lavoro difensivo, qualche rientro, i contrasti che servono per aggiungere un briciolo di copertura alla squadra, l’ipotesi verrebbe meno.
DIBATTITO – Il tema naturalmente ha tenuto banco anche nell’etere romano, tra tifosi e opinionisti. I pareri erano discordanti, a testimonianza del fascino della questione. Del resto non è una novità: gli italiani sono un popolo di allenatori, i romanisti ancora di più. Parliamone allora. Qualcuno sottolineaval’importanza di avere Totti sempre nel vivo del gioco, qualcun altro citava l’esempio negativo della stagione di Luis Enrique per restituirgli la posizione di centravanti. «Un attaccante che ha segnato 215 gol in serie A deve stare vicino alla porta» è uno degli slogan più frequenti dei “centravantisti”. Ma sull’altro fronte ribattevano: siamo sicuri che il centravanti di Zeman non debba faticare quanto l’esterno?
OTTIMISMO – (…) Quello che Zeman deciderà, sarà fatto nell’interesse della Roma e con ogni probabilità sarà giusto. La fiducia nel maestro è assoluta e incondizionata, dopo tredici anni in cui quasi tutti aspettavano di rivederlo a Trigoria. Nessuno meglio di Zeman sa dove Totti è ancora in grado di fare la differenza. Magari nemmeno Totti.
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