(M.Cecchini) – Rullo di tamburi: oggi alle ore 15 va in scena il classico happening dell’assemblea azionaria della Roma. All’ordine del giorno 4 punti: approvazione del bilancio, nomina del Cda e del presidente, nomina dei sindaci e approvazione dei patti parasociali. Questa è la lista dei 13 consiglieri, 8 dei quali espressi dalla proprietà e 5 da UniCredit(fra cui un «indipendente»): Thomas R. DiBenedetto, Paolo Fiorentino, James Pallotta, Roberto Cappelli, Michael Ruane, Bernardo Mingrone, Richard D’Amore, Benedetta Navarra, Mauro Baldissoni, Giuseppe Marra, Joseph Tacopina, Claudio Fenucci e Andrea Gabrielle. I sindaci invece saranno: Claudia Cattani, Pietro Mastrapasqua, Massimo Gambini e, come supplenti, Maria Serpieri e Alberto Gambino. L’assemblea deciderà anche i compensi del presidente e dei membri del Cda. Patti Molto interessanti sono i patti parasociali, le cui norme andranno a scadenza ogni tre anni (oppure 5 in caso di eventuale uscita dalla Borsa) fino al decimo anno, quando terminerà l’impegno economico Usa con Unicredit.
La banca appare in una posizione blindata, visto che finché possiederà anche solo il 5% della Neep — la «scatola» che controlla la Roma — almeno uno dei suoi membri nel Cda della stessa Neep (saranno 9: 5+4)) o del club dovrà approvare bilanci, ristrutturazioni e movimenti di denaro. Di che tipo? Per la Neep, 500 mila euro o per tutte le spese in conto capitale che eccedano il 5% del budget annuo di riferimento. Per la Roma, invece, UniCredit dovrà dare il placet su tutte le operazioni che non siano in budget plan superiori a 5 milioni, eccetto per acquisti (il tetto è 15 milioni) e contratti (10 milioni). Non solo, qualora entro il 31 marzo la banca decidesse di cedere le proprie azioni Roma, non potrà scendere sotto il 75%, cosicché il 25% rimanente le consentirebbe di restare sempre sopra la soglia del 5% della Neep, restando così a controllare il club e a garantirsi il rientro dalle esposizioni, visto che entro il triennio i partner dovranno garantire una ricapitalizzazione di 130 milioni alla Neep, di cui 80 a beneficio del club. Come dire, fidarsi è bene…