(G. Piacentini) – Prestito oneroso con diritto di riscatto già fissato. La Roma lo scorso anno ha fatto un largo uso di questa formula, utilizzata per quattro calciatori: Bojan, Kjaer, Gago e Marquinho. Di Borini, arrivato con la stessa formula, era già stata riscattata la metà a gennaio. Non sempre però le cose vanno come ci si aspetta perché ad eccezione di Bojan, il cui prestito è biennale e quindi l’eventuale riscatto (fissato a 28 milioni) dovrà essere esercitato entro giugno del 2013, gli altri tre rischiano seriamente di non far parte della Roma del prossimo anno. Per Kjaer e Gago, infatti, la società giallorossa ha fatto scadere l’opzione. Il riscatto del danese (la Roma ha già pagato 3 milioni di euro per il prestito oneroso) era fissato a 7 milioni: troppi, alla luce del suo rendimento. Visti però la carenza di centrali e l’assenso di Zeman alla riconferma, la Roma cercherà di cominciare una nuova trattativa per il suo riscatto. Ad un prezzo molto più basso rispetto a quello pattuito.
Il buon Europeo disputato, in questo senso, non aiuta però la società giallorossa. Discorso simile per Gago – il prestito oneroso in questo caso è costato mezzo milione di euro – il cui riscatto era fissato a 6 milioni da una scrittura privata tra Roma e Real Madrid. Una cifra, anche questa, reputata troppo alta per un calciatore che non sembra nato per giocare nelle squadre allenate da Zeman. L’argentino piace parecchio in giro e ha già detto a più riprese che non ha nessuna intenzione di rimanere al Real. Se non dovessero arrivare offerte concrete, la società spagnola potrebbe prendere in c o n s i d e r a z i o n e l’idea di rimettersi a trattare con la Roma. Anche qui a prezzi molto più bassi. Se la tattica dell’attesa potrebbe pagare per Kjaer e Gago, lo stesso non si può dire per Marquinho (il suo prestito oneroso è costato solo 250 mila euro). L’incontro in Brasile coi dirigenti del Fluminense non è andato come il d.g. Baldini si aspettava. Anche qui la richiesta di sconto – 2.5milioni di euro contro i 4.5 pattuiti o in alternativa il rinnovo del prestito – è andata a vuoto. La differenza con gli altri due calciatori è che se Marquinho non sarà riscattato entro il 30 giugno la Roma perderà un extracomunitario e dovrà rinunciare a uno traDodò e Castan, operazioni già concluse e in attesa dell’ufficialità.