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IL ROMANISTA De Rossi: “Indimenticabile”

De Rossi

(B. Devecchi) – «Abbiamo giocato una grande partita. È stata una vittoria meritata». Quant’è bello sentirsi italiani stanotte. Quant’è bella la notte di Prandelli, che magari qualche errore l’avrà commesso, ma ha preso per mano la Nazionale e l’ha portata in semifinale. «Meritavamo di vincere. Non è che sono stati bravi: di più», gongola il Ct, «poi ai rigori serve anche un pizzico di fortuna». Per Prandelli è«l’idea di gioco è stata straordinaria e siamo soddisfatti di questo. Siamo stati bravi a non far ripartire l’Inghilterra. Abbiamo vinto con il cuore, il carattere e appunto le idee». Ora ci troviamo di fronte nuovamente la Germania: «È favorita, ma adesso godiamoci questi dieci minuti e poi penseremo alla Germania». C’è chi prova a farlo parlare dei singoli, ma Ct non vuole soffermarsi su Balotelli o su Cassano. Pensa solo al gruppo. «Dove pongo l’accento? Sulla squadra». Chiaro, no? «Ci abbiamo creduto». Alessandro Diamanti è stato decisivo. È toccato a lui l’onere e l’onore dell’ultimo rigore. Prandelli lo ha gettato nella mischia al posto di Cassano. «Non me lo sarei mai aspettato di essere l’uomo dei quarti, ma ce la siamo meritata. Mi sono fatto trovare pronto, è quello che ci chiede il mister. È stata una vittoria meritata – commenta alla Rai- i rigori hanno fatto giustizia del nostro dominio durante la partita. È giusto così, abbiamo disputato una grande partita, una battaglia dal primo all’ultimo minuto. Emozioni particolari tra il rigore e l’esultanza? No, pensavo solo di andare ad abbracciare Buffon che mi aveva detto di allargare il tiro ».

È stata una partita memorabile. Storica. Lo è stata per chi l’azzurro l’ha vestito solo in questa gestione targata Prandelli, ma lo è stata anche per chi è campione del mondo ma non ha perso la voglia di continuare a vincere. Per Buffon. Per Barzagli. Per Pirlo. Per De Rossi. Già, De Rossi. L’immenso De Rossi. Un capolavoro di Eupalla, una cerniera pure da intermedio, un Pirlo versione 2.0. Ieri è dovuto uscire per un problema fisico. Al suo posto è entrato Nocerino. E pensate che Daniele si sia messo a riposare in panchina? Ma quando mai. Daniele De Rossi è il vero leone di Highbury. Per la Uefa, non c’è dubbio: è lui il “man of the match”. Il migliore. «È una serata – spiega alla Rai – di quelle che rimangono dentro. È stata un’emozione fortissima. Se devo scegliere un’immagine, scelgo il rigore di Pirlo. Una cosa così folle non si vedeva dal rigore di Francesco (Totti, ndr) nel 2002. Mi è dispiaciuto per l’infortunio, era già da un paio di giorni che avevo un fastidio al nervo sciatico. Non riesci a scattare, a fare niente. Ma non è un problema muscolare. Però adesso non posso essere ottimista, perché sul rigore di Diamanti non potevo nemmeno correre ad abbracciarlo ». Pirlo, lì accanto, lo esalta: «Sta facendo un grandissimo Europeo, come lo è tutta la sua carriera». Gli fanno rivedere il tiro che ha colpito il palo. «Non so ancora se sono destro o sinistro (ride, ndr)…». Poi passa un’immagine straordinaria: Daniele prende in braccio la figlia Gaia e la porta fuori dal campo. «Ogni secondo è buono per stare con lei», commenta papà Daniele. Un papà campione.

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