(S. Di Segni) – Un anno fa lo convinsero parlandogli dei propositi americani, della Roma che voleva rilanciarsi e dello slogan «giovani e affamati» . Provvide Luis Enrique a garantire per lui con i dirigenti:«Bojan Krkic è l’emblema del giocatore che cerco, saprò motivarlo» . L’attaccante per certi versi incarnava le migliori intenzioni del club e neanche una stagione complicata è riuscita a far rivedere i programmi sul ragazzo, se in un recente incontro tra il papà (che da circa un mese ha preso definitivamente il posto del procuratore, Zoran Vekic) e il ds Walter Sabatini è emerso che il talento cresciuto a Barcellona non si muove dalla Capitale: si sono spostati dalla Spagna per venire a conoscere di persona le idee della società, sono stati accontentati senza troppi giri di parole. C’è di più: non è da escludere che la Roma possa addirittura risolvere la questione anzitempo con i blaugrana. Che, secondo gli accordi, possono “ricomprare” Bojan per 17 milioni adesso, mentre hanno l’obbligo di farlo per 13 il prossimo anno: i giallorossi a loro volta si sono impegnati a pagarne 12 il 1 luglio 2013. Dietro a un meccanismo apparentemente complicato, non si nasconde altro che un prestito (a meno che la Roma non voglia esercitare un diritto di contro opzione per 28 milioni). (…)
IL FATTORE BOEMO – La stampa spagnola ieri raccontava di una situazione in bilico e di comunicazioni non pervenute tra le due società: a Trigoria, però, raccontano che ci sia poco da chiarire e da comunicare. Bojan farà parte della Roma, perchè la dirigenza è ancora convinta della bontà dell’operazione e, soprattutto, perchè a Zeman il calciatore piace. A fronte di un’annata tra alti (pochi) e bassi (troppi), ecco il fattore boemo: quando si tratta di talenti ancora in cerca di identità, la storia del tecnico suggerisce di puntare una fiche. Lui, il giovane, si sente centravanti, ma in fondo le cose migliori le ha fatte partendo largo a sinistra: se vuole recitare da protagonista, dovrà studiare e ristudiare la parte nel copione del 4-3-3. Il tempo non gli mancherà, visto che non rientra nei piani dell’allenatore Milla per le Olimpiadi di Londra.