Il futuro della Virtus Roma è a serio rischio. Una delle società più gloriose della pallacanestro italiana e dello sport romano rischia di scomparire a quasi 30 anni dallo scudetto del Bancoroma. E allora per reagire a questo momento, uno dei più bui della sua storia, e per celebrare il trentennale del titolo del 1983, arriva un libro che racconta gli anni più belli, quelli dei trionfi. S’intitola “Banco! – L’urlo del Palaeur”, scritto dal giornalista de “Il Romanista” Luca Pelosi.
In 126 pagine sono raccontati, come recita il sottotitolo, “i migliori anni della nostra Virtus”. Dalla fondazione alla Serie A, dallo scudetto alla Coppa Campioni, dalla Coppa Intercontinentale alla Coppa Korac, fino alla drammatica corsa alla salvezza del 1989 prima che la società passasse al gruppo Ferruzzi. Con i profili e le parole dei protagonisti, dalla tormentata e meravigliosa storia di Larry Wright al gruppo degli italiani, quasi tutti romani (Gilardi, Polesello, Sbarra, Solfrini, Castellano), che fecero nascere dal nulla un senso d’appartenenza che a Roma fino a quel momento s’era visto solo per le squadre di calcio. E anche i tanti “eroi minori”, in campo, in società e sugli spalti, che hanno reso unica quella squadra e quel periodo. E ancora foto, tabellini e statistiche introvabili, memorabilia e un’intervista al presidente dell’epoca Eliseo Timò che racconta quegli anni come non aveva mai fatto prima. Sono stati gli anni più belli del basket romano e del basket italiano, che con la finale Roma-Milano e le polemiche tra Valerio Bianchini e Dan Peterson raggiunse il momento di massima popolarità. I 14348 spettatori della finale non solo rappresentano il record di pubblico per una partita di pallacanestro in Italia, ma erano… molti di più.
Fonte: tuttobasket.net