(S. Di Segni) – Non parlategli di brand, merchandising o operazione di immagine. Pungolereste l’orgoglio del calciatore Michael Bradley. Vale lo stesso per la Roma: non è tanto una questione di nazionalità, quanto di geometrie e dinamismo messi in mostra nell’ultimo campionato disputato con il Chievo. D’accordo sul fascino che eserciterebbe la vista di un rappresentante a stelle e strisce nel rettangolo di gioco, con tutto ciò che potrebbe conseguire anche a livello di marketing sul suolo americano, ma il motore del business è nelle gambe del centrocampista. […]
LOW COST – L’affare Bradley parte da lontano e il riferimento non è solo alle parole del presidente giallorosso. L’estate scorsa il giocatore fu proposto (quasi a parametro zero) alla dirigenza romanista sul gong della sessione di mercato, prima di finire a Verona. Oggi si tratterebbe comunque di un’operazione low cost, perchè la valutazione che i clivensi fanno si aggira intorno ai cinque milioni di euro: è la differenza che passa tra una scommessa e una stagione disputata a buoni livelli in serie A. Certe performance dopotutto hanno un prezzo. Qualche contatto tra i due club già c’è stato e adesso il Chievo ha bene in mente gli argomenti con cui sedersi al tavolo quando ci sarà da stringere: «Abbiamo le idee chiare, sia sulla valutazione del giocatore, sia sulle contropartite tecniche da chiedere alla Roma» , ha confermato il direttore sportivo dei veronesi, Giovanni Sartori, avvalorando la tesi di una trattativa in procinto di decollare.
STRATEGIA – Se cinque milioni di euro rappresentano il perimetro dell’affare (sempre dal punto di vista di chi vende), il club di Trigoria dovrebbe riuscire a portare a casa Bradley con due-tre milioni e una o più pedine che rischiano di trovare poco spazio nella Roma di Zeman. Adrian Stoian, il cui controriscatto dal Bari sarà presto ufficializzato, è l’indiziato numero uno: inizialmente c’era l’idea di sottoporre il giovane alle cure del boemo, ma di fronte ad una rosa extralarge e all’esplicita richiesta del Chievo, l’esterno sinistro può finire in Veneto. Nei ragionamenti potrebbero rientrare anche Greco, Tallo o Piscitella (il primo in comproprietà, gli altri due con la formula del prestito).
CON ZEMAN – Quando DiBenedetto svelò la volontà di acquistare un calciatore americano,iniziarono a circolare i nomi di Landon Donovan (Los Angeles Galaxy), Clint Dempsey (Fulham) e Jermaine Jones (Schalke 04): con l’eccezione dell’ultimo che è nato in Germania, fu l’ostacolo del passaporto (oltre alle valutazioni tecniche) a smorzare le indiscrezioni. Il problema per Bradley è superato: il mediano si sposterebbe nel circuito del mercato italiano e le caselle extracomunitari non verrebbero intaccate. Il diretto interessato, dal canto suo, attende sviluppi: al primo segnale dalla Capitale, sarebbe pronto a sbarcare. Le richieste non gli mancano, eppure l’idea di inserirsi nei meccanismi di Zeman già lo stuzzica: predilige giocare al centro, ma può adattarsi a intermedio e funzionare da elemento interscambiabile con De Rossi, magari in un’alternanza di ruoli e compiti. […]