(S. Carina) – La Roma accelera. A 24 ore dal raduno a Trigoria, il club giallorosso inizia a chiudere le trattative portate avanti in silenzio nell’ultimo mese. Se perDodò e Castan (il centrale difensivo arriverà dopo la finale di ritorno della Coppa Libertadores del 4 luglio) le operazioni erano state blindate da tempo (il viaggio di Baldini in Brasile è servito a ratificare gli accordi), nelle ultime ore Sabatini si è mosso per regalare a Zeman due centrocampisti. Il primo è lo statunitense Bradley: Roma e Chievo sono vicinissimi all’accordo. La base economica è già stata fissata da qualche giorno (3 milioni). Ora bisogna che le parti trovino un’intesa sulle contropartite tecniche. Il club giallorosso spinge per Greco o Brighi (rientrato dal prestito all’Atalanta) ma il ds gialloblù Sartori, vorrebbe anche un prestito con possibilità di esercitare la comproprietà nel 2013 di un giovane tra Piscitella, Crescenzi o Stoian: «Diciamo che nella Roma ci sono tantissimi giocatori che crescerebbero benissimo con noi», ha spiegato ieri a Teleradiostereo il dirigente del Chievo.
Sabatini su quest’ultimo punto nicchia ma la divergenza non sembra tale da poter far saltare l’affare. Anche perché il calciatore è entusiasta di arrivare nella capitale: «Michael ha la volontà forte di andare in una squadra in particolare e con quella squadra, di cui non dirò mai il nome, c’è una grande possibilità di accordarsi». Anche se Sartori si diverte a non dirlo, è chiaro che il club al quale si riferisce è la Roma. Complessivamente lo statunitense è valutato 5 milioni.
Ma Zeman per il raduno riceverà probabilmente anche un altro tassello. Si tratta del greco Tachtsidis. La Roma ha iniziato a pensare a lui poco dopo l’insediamento del tecnico boemo a Trigoria. Nelle riunioni tecniche andate in scena nei primi giorni di giugno con Baldini e Sabatini, infatti, Zeman ha fatto espressamente il nome del centrocampista, che ha affrontato con il Pescara nell’ultima stagione. Tachtsidis è reduce da una stagione in prestito a Verona, pur essendo di proprietà del Genoa. Si tratta di un regista mancino, classe ’91, alto 194 centimetri, distintosi per un ottimo campionato in serie B. Di lui hanno parlato ieri Sabatini e il ds rossoblù Capozucca, in un incontro andato in scena a Varazze. La Roma mette sul piatto Bertolacci (che piace a De Canio) ma il Genoa, che vorrebbe solo soldi, non vorrebbe perdere completamente il greco (che tra l’altro piace anche al Chievo…). Al momento di tratta dunque per una comproprietà. Sabatini si è preso un paio di giorni per decidere ma la sensazione è che anche questo affare sia destinato ad andare in porto. Roma e Genoa si sono date appuntamento in settimana e inevitabilmente il discorso finirà anche su Destro, tema di discussione anche ieri.
La scorsa settimana, la società giallorossa è riuscita a strappare il sì del Siena – metà dei cartellini di Viviani e Caprari oltre un conguaglio di tre milioni – ma sabato il presidente del Genoa, Preziosi, ha finalmente gettato la maschera e dopo aver più volte aperto a possibili trattative – «Mi piacerebbe tanto fare affari con la Roma» – ha dichiarato che «finché sarà al Siena, Destro non lo tratteremo con nessuno. Dovranno prima cederlo a noi, altrimenti resterà lì. E quando sarà nostro, la priorità con me l’ha sempre l’Inter. Se venissero a mancare le condizioni con Moratti, poi vedremo». Su quel «poi vedremo», ieri Sabatini si è mosso, convinto che ci sia ancora margine di manovra per portare il centravanti alla corte di Zeman.
Qualora ci riuscisse, in seguito potrebbe essere sacrificato un attaccante nella rosa, ma questo è un altro discorso. Di certo, non sarà eventualmente Lamela che dopo aver partecipato alle porte di Buenos Aires a un’amichevole per solidarietà organizzata da Javier Zanetti per la ‘Fundacion Pupi’, ha confermato l’imminente rientro nella capitale: «Sto per tornare in Italia. Speriamo di fare bene con il nuovo tecnico e di vincere lo scudetto». Proposto nei giorni scorsi l’attaccante venezuelano Arteaga, classe’94. Il giocatore, di proprietà dello Zulia, ha il passaporto comunitario.