CONFERENZA LUIS ENRIQUES 28 OTTOBRE ROMA-MILAN by gazzettagiallorossa
Tassotti ha rilasciato un’intervista oggi e ha detto che già dopo due minuti dal fatto, si era già pentito della gomitata. Domani lo vedrà, accetterebbe le scuse?
“E’ successo 17 anni fa, non ho nessun problema con lui, ciò che accade sul campo finisce lì. Io non leggo giornali, dell’intervista me l’ha detto Baldini. Nessun problema, gli darò la mano come farò con Allegri”.
A lei è piaciuta la squadra a Genoa, ma si concretizza poco. Che ne pensa delle gara col Milan?
“Loro puntano allo scudetto perché lo hanno vinto lo scorso anno, sarà una prova grande per noi. Mancano ancora tante cose, come la finalizzazione, la concentrazione in alcuni momenti, ma un allenatore non deve pensare che sia tutto fatto. Vediamo come arriviamo dopo tre gare in una settimana. Noi arriviamo bene e faremo la partita”.
Lei a Genova ha detto di aver visto la migliore squadra, è mancato solo il gol?
“Anche un po’ di cattiveria e concentrazione, ma il possesso palla e la superiorità sono stati importanti e credo che sia la migliore gara da quando sono qui. Tutto il mondo pensa solo al risultato, ma io vedo altre situazioni. Il risultato nasconde altri errori, è un peccato incassare due gol per la concentrazione. Il secondo gol poi è uno scherzo”.
Come sta Pjanic? Baldini ha risposto a Montella. Si sente un previlegiato?
“Rispondo solo ad una domanda. Scegli la seconda? Mi sento benissimo: rispettato da società e squadra. Sono previlegiato: faccio ciò che amo e sono l’allenatore della Roma. Non sono preoccupato di nulla sul mio futuro, non succederà nulla. Se io non ci sarò più, ci sarà un ottimo allenatore e io sarò felice”.
Pjanic?
“Ieri ha fatto lavoro a parte e oggi era in gruppo. Può giocare”.
La Roma è indietro sulle realizzazioni: prende gol e segna poco. Correggerà questa cosa?
“Ci stiamo lavorando da quando sono qui, dobbiamo controllare tutte le due aree e dobbiamo essere cattivi. Putroppo perdiamo quando abbiamo grande possesso pallaperché crediamo sia importante per fare gol”.
Lei propone un gioco spregiudicato. Lo farà anche con il Milan?
“E’ il nostro obiettivo, dobbiamo prendere la palla e proporci. Contro il Milan e contro ogni altra squadra”.
Il Milan può essere considerato il peggior avversario? “Non lo so, spero che sia una partita che alzi il nostro livello calcistico e che si veda una squadra con voglia. Il Milan ha fatto un inizio di campionato diverso dallo scorso anno, non molto regolare ma ora è in un buon momento”.
Con il Palermo ha scelto due attaccanti pesanti (provata solo con il Siena), a Genova una forma di attacco diversa, perché queste scelte?
“Quando io vedo la squadra e vedo la perfomance di ogni calciatore, la squadra avversaria, seguo il calciatore che penso possa fare meglio. Sono contento della scelta fatta contro il Genoa, ogni sistema dipende dai calciatori, può cambiare totalmente, dipende dalle caratteristiche tecniche e tattiche dei giocatori. Non so cosa succederà. Spero che potremo condurre il gioco”.
Sente di non dover dipendere dalla classifica?
“Tutti noi allenatori dipendiamo dalla classifica, io non la guardo. I risultati dipendono dal nostro lavoro e cosi sarà”.
Si aspettava questo miglioramento nella gara di Genova?
“Mi piacerebbe vedere contro il Milana la stessa Roma di Genova. Cambiando gli errori fatti avremmo buone possibilità di vittoria. Per 90 minuti mai avevo visto questo livello di gioco”.
Si è confrontato con Guardiola visto che lui ha affrontanto recentemente il Milan e lo risfiderà a breve?“No, sono tanti mesi che non ci parlo. Lui ha troppo lavoro e anche io”.
Come sta procedendo il recupero di Totti? Quanto è mancato?“Francesco è un giocatore diverso, è un referente per noi e l’avversario. Lo stiamo aspettando come tutti quelli che non sono a disposizione. Quelli che scendono in campo sono i più importanti”
Ha notato un reparto più debole nel Milan?
“Vedo il livello della mia squadra e cerco di attaccare dove credo sia meglio. Il Milan è una buona squadra ma possiamo vincere. Non parlo dei punti deboli del Milan”.
C’è una sindrome da ultimi minuti finali nella Roma?
“Penso che qualche volta succeda che non c’è concentrazione nel finale. Spero che questa cosa cambi, ci stiamo lavorando”