(G. Piacentini) – “I tifosi possono aspettarsi un nome roboante». E poi ancora: «Voglio i risultati, voglio vincere le partite. Voglio una Roma forte, che attacchi e che faccia 70 gol”. Non si è risparmiato le consuete frasi ad effetto, Walter Sabatini, negli oltre 75 minuti della conferenza stampa di ieri mattina a Trigoria. Il d.s. giallorosso è il primo dirigente a metterci la faccia all’inizio della nuova stagione, prima ancora che la Roma sia al completo. Non fa promesse, il d.s., ma ci tiene a sottolineare che “non sarà una Rometta” e che “tutti pensiamo alla Champions League ma non posso dichiararlo come obiettivo. La nostra volontà è quella di creare una squadra competitiva e siamo certi che ci riusciremo, Zeman riuscirà a costruire qualcosa di importante”.
Quelli che non stimano la dirigenza giallorossa hanno già individuato nel tecnico boemo l’ombrello sotto il quale tutti troveranno riparo alla prima difficoltà. “Zeman non è uno scudo spaziale, chi lo dice gli manca di rispetto perché lui non è venuto a fare il tappabuchi o ad avallare scelte perverse della società”. La sintonia con «Sdengo», come lo chiama Sabatini, è totale. “Ha il potere di rigenerarmi perché io gli dico che sono preoccupato per la difesa e lui mi risponde di non preoccuparmi, tanto giocheremo all’attacco”. Il d.s. ha una risposta per tutti, anche per quei tifosi che nei giorni scorsi gli hanno chiesto top player. 2Quando il Milan ha preso Nocerino pensava di aver preso un top player? Sembrava uno scaricato dal Palermo ma ha giocato meglio di Sneijder. Perché Castan(l’operazione sarà ufficializzata nei prossimi giorni n.d.r.) che ha giocato la finale di Libertadores non è considerato un top player mentre Piquè e Ivanovic sì? Noi vogliamo prendere ottimi calciatori e lo faremo, in sintonia con Zeman. E poi abbiamo Totti e De Rossi, sono loro i nostri top player e devono aiutare gli altri che ci sono a diventarlo. Su Lamela mi gioco la mia credibilità, è fortissimo. Così come sono forti Pjanic e Osvaldo, che è pure incedibile. Ai tifosi posso dire di aspettarsi un nome roboante, ma non nell’immediato”. Destro? “È una situazione complessa. La Roma però è vigile e se potremo intervenire lo faremo”.
Una chiusura netta su Ogbonna perché “la valutazione che ne fa il Torino non è congrua”. Per Bradley (“Non è un’operazione commerciale”) e Tachtsidis (“Zeman mi ha detto, prendilo e lo trasformo in un campione”) manca solo l’ufficialità, che potrebbe arrivare già oggi: entrambi dovrebbero raggiungere i nuovi compagni nel ritiro di Riscone. E se per la fascia sinistra è arrivato Dodò (“Uno che esalta il mio senso estetico del calcio”) all’appello manca un terzino destro. “Ho un colpo in canna. Stiamo prendendo un ragazzo forte, vedremo come si comporterà”.
La caccia al nome è cominciata: Azpilicueta, Bosingwa, Debuchy ma anche gli italiani Cassani e De Silvestri (alla Fiorentina piace Rodrigo Taddei). Ufficializzati ieri sera il2 riscatto di Stoian, al Bari è stato versato unmilione di euro, e il tesseramento di Tomas Svedkauskas, portiere lituano classe ’94 proveniente dalla Fiorentina, e di Jonathas Lucca, stesso anno, centrocampista dell’Internacional Porto Alegre: entrambi hanno firmato un contratto fino al 2017. Stamattina Heinze sarà a Bologna per incontrare la società emiliana, che gli ha proposto un contratto biennale. Il giovane Frascatore ceduto in prestito al Bari.